
La Semaglutide, una molecola antidiabetica consolidata nel panorama farmacologico da diversi anni, ha recentemente guadagnato popolarità negli Stati Uniti, dove viene impiegata per il controllo ponderale, talvolta con eccessiva leggerezza. Nel presente periodo, il composto ha destato notevole interesse e dibattito, ed è stato oggetto di discussione prolungata, tanto che è stato temporaneamente difficile da reperire sul mercato. Tale notorietà è attribuibile al suo effetto promozionale sulla riduzione del peso corporeo, una caratteristica celebrata anche da molte personalità di spicco, Elon Musk incluso, che ha attribuito al farmaco il merito del suo ritrovato stato di forma.
Tuttavia, ciò che per alcuni può apparire come unicamente “l’iniezione dimagrante”, ovvero un ausilio per la perdita di peso senza particolari sacrifici, è in realtà una sostanza molecolare di grande serietà, concepita per soddisfare precise esigenze mediche, e come qualsiasi farmaco, richiede supervisione medica nell’assunzione. Con una accurata ricerca scientifica e l’ausilio di alcuni esperti medici, abbiamo cercato di comprenderne il meccanismo d’azione, l’indicazione e i rischi associati a un utilizzo puramente estetico.
SEMAGLUTIDE: DEFINIZIONE E CARATTERISTICHE. La Semaglutide, commercializzata con i nomi Ozempic o Wegovy, è un farmaco iniettabile noto da circa dieci anni, impiegato con successo nel trattamento del diabete di tipo 2 (diabete mellito). Il composto è prodotto dalla multinazionale farmaceutica danese Novo Nordisk. Ozempic rappresenta la prima versione del farmaco (disponibile dal 2012), destinata ai pazienti affetti da diabete. La seconda versione, commercializzata come Wegovy, presenta una concentrazione più elevata di Semaglutide ed è utilizzata per la gestione dell’obesità.
MECCANISMO D’AZIONE. La Semaglutide replica il comportamento di un ormone endogeno, il GLP-1 (peptide simile al glucagone 1), il quale stimola la produzione di insulina e inibisce quella di glucagone (un altro ormone responsabile dell’incremento dei livelli glicemici) in caso di iperglicemia. Il suo effetto è ipoglicemizzante, contribuendo così a ridurre la glicemia, cioè la concentrazione di zuccheri nel sangue. L’insulina, ormone pancreatico, facilita l’assorbimento di glucosio presente nel sangue, proveniente dall’alimentazione, per utilizzarlo come fonte energetica. Nei pazienti affetti da diabete di tipo 2, l’insulina è presente, ma l’organismo ne è scarsamente sensibile, motivo per cui la Semaglutide risulta efficace. Tuttavia, il GLP-1 ha anche la funzione di segnalare al cervello la sensazione di sazietà al termine di un pasto. La Semaglutide sfrutta questo meccanismo per anticipare tale sensazione, ridurre l’appetito e mitigare il senso di fame persistente spesso associato a una dieta.
RISULTATI DELLO STUDIO. Uno studio condotto nel 2021 e pubblicato sul New England Journal of Medicine ha esaminato gli effetti della Semaglutide su un campione di 1.961 adulti obesi o in sovrappeso, non affetti da diabete, provenienti da 16 Paesi diversi. I pazienti, sottoposti a dieta e consulenze per un corretto stile di vita finalizzato alla perdita di peso, sono stati divisi in due gruppi, di cui uno ha ricevuto un’iniezione settimanale di Semaglutide per 16 mesi.
Alla conclusione dello studio, i pazienti trattati farmacologicamente avevano registrato una media di oltre 15 chili e un decremento di 5.5 punti del BMI (partendo da un valore iniziale di 30, indicativo di obesità di I grado) rispetto al gruppo trattato con placebo. Il trattamento ha altresì contribuito a ridurre l’ipertensione e ha promosso un miglioramento generale del benessere nei pazienti.
Il Prof. Claudio Tubili, Direttore UO di Diabetologia presso l’Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini di Roma, commenta che “l’effetto dimagrante così marcato è principalmente riscontrabile negli studi condotti nella pratica clinica, nei quali il farmaco è associato a una dieta appropriata e a consulenze che ne potenziano l’efficacia. Inoltre, è frequente osservare nella pratica clinica una notevole perdita di peso nei soggetti che seguono scrupolosamente la prescrizione del farmaco, adottano uno stile di vita attivo e mostrano motivazione”.
IMPATTO MULTILIVELLO. La Semaglutide agisce su diversi livelli, oltre a modulare la secrezione di insulina da parte del pancreas, il che è particolarmente rilevante nel trattamento del diabete. Il composto agisce sul tratto gastrointestinale rallentando il processo di svuotamento gastrico, inducendo una sensazione di sazietà.
A livello del sistema nervoso centrale, interviene nei meccanismi che regolano il comportamento alimentare, stimolando i cosiddetti circuiti di reward, localizzati in alcune aree dell’ipotalamo e della corteccia cerebrale, responsabili della sensazione di gratificazione e soddisfazione dopo l’assunzione di cibo.