Affluenza ancora in calo in questa tornata di elezioni amministrative: anche la scelta del sindaco, un tempo molto sentita e partecipata, oggi fa i conti con una forte disaffezione da parte dell’elettorato. Alle 19 ha votato il 37,22%, in calo di oltre 6 punti rispetto alle precedenti omologhe in cui alla stessa ora aveva votato il 43,82% degli elettori.
I seggi aperti fino alle 23 e oggi dalle 7 alle 15. In quasi 30 anni il calo dei votanti è stato del 25%, 1 elettore su 4 non è più andato a votare: basti pensare che alle elezioni comunali del giugno 1993 aveva votato il 79% degli aventi diritto mentre alle amministrative del giugno dello scorso anno ha votato il 54,72%, in pratica solo un elettore su due ha scelto il sindaco. Ad Ancona in questa tornata, alle 19 ha votato il 33.81% mentre alle precedenti elezioni era andato alle urne il 38,25 degli aventi diritto; a Brescia gli elettori sono stati il 36,60% contro il 41,09% delle precedenti comunali. A Pisa i votanti sono stati solo il 36,21% contro il 43,67% del passato.
A Massa ha votato il 36,90% (erano stati 43,73%), calo di 9 punti percentuali a Brindisi: alle urne solo il 34,67 (erano il 43,95%). Le urne sono aperte per le elezioni amministrative in 790 comuni nel complesso, anche se oggi e domani si vota in 595 comuni delle regioni a statuto ordinario e c’è solo un capoluogo di regione, Ancona, mentre sono 13 i capoluoghi di provincia. Non ci sono grandi centri coinvolti ma è comunque un test politico importante per la maggioranza di governo, a 8 mesi dalle elezioni politiche, e per l’opposizione. Sono chiamati a votare in tutto 6,3 milioni di elettori (4,5 tra oggi e domani) per eleggere il sindaco e rinnovare il Consiglio comunale. In Sicilia e Sardegna si vota il 28 e 29 maggio, in Trentino e Valle d’Aosta il 21 maggio.
Nelle regioni ‘speciali’ si vota nel complesso in 195 comuni. L’attenzione è soprattutto al risultato nei tredici capoluoghi: oltre ad Ancona, unica città capoluogo di regione, Brescia, Brindisi, Imperia, Latina, Massa, Pisa, Siena, Sondrio, Teramo, Terni, Treviso e Vicenza. Il turno primaverile delle elezioni comunali si completerà poi il 21 maggio con il voto previsto in Valle d’Aosta (1 Comune) e Trentino- Alto Adige (3 Comuni), e il 28 e 29 maggio con le elezioni in Sicilia (128 Comuni) e Sardegna (39 Comuni). Subito dopo la chiusura dei seggi, domani pomeriggio, inizierà lo spoglio delle schede. Quanto all’affluenza, andando indietro nel tempo, nel 2017 (1.004 i Comuni al voto) l’affluenza era stata del 60,07%. Nel 2020 (764 comuni) l’affluenza era stata del 65,62%; nel 2019 (3.685 comuni) del 67,68%. Nella tornata del 2016 aveva votato il 61,52% degli aventi diritto.
Tra le curiosità della giornata elettorale, una ha riguardato una donna di 100 anni e 4 mesi, Teresa Righini, ristoratrice in pensione e fondatrice dell’Osteria del Pozzo ad Ancona, che nonostante l’età avanzata, non ha rinunciato ad esercitare il suo diritto-dovere di voto ed andata al seggio numero 27 di Falconara Marittima, appoggiandosi ad un bastone e accompagnata dal genero. Due persone sono state invece denunciate nel napoletano per aver scattato foto alle schede elettorali che avevano votato.