“Ci conosciamo e ci stimiamo da tempo: Israele è un partner fondamentale in medio Oriente e al livello globale”, ha detto la premier, Giorgia Meloni, a fianco del primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu. “Vogliamo accrescere il livello della nostra cooperazione”, ha aggiunto. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, con sua moglie Sara, è a Roma.
Per il premier è la terza visita all’estero da quando è tornato alla guida del governo. “Vorremmo accelerare le esportazioni di gas verso l’Europa attraverso l’Italia”, ha annunciato Netanyahu. “Ora c’è la partecipazione dell’Eni nel nostro progetto, ma riteniamo di poterle portare ad un livello ancora superiore”.
“Vogliamo organizzare un nuovo incontro intergovernativo. Siamo pronti a favorire ogni processo politico nei rapporti tra Israele e Palestina e a fare tutto quello che possiamo per facilitare la ripresa di accordi e per la descalation”, ha detto ancora la premier. “Il governo è impegnato con un grande lavoro contro l’antisemitismo: abbiamo un’amicizia che viene da lontano”.
“Sono rimasto molto colpito dalla sua leadership e di come sta portando avanti il suo lavoro”, ha detto il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu dopo il colloquio con la premier Giorgia Meloni. E poi l’annuncio: “Vorremmo accelerare le esportazioni di gas verso l’Europa attraverso l’Italia. Ora c’è la partecipazione dell’Eni nel nostro progetto, ma riteniamo di poterle portare ad un livello ancora superiore”.
“Vogliamo accrescere il livello della nostra cooperazione nei settori più innovativi, temi come intelligenza artificiale ma anche tecnologia applicata all’agricoltura, penso alla crisi idrica. Abbiamo condiviso la necessità di un nuovo incontro intergovernativo, non se ne tiene uno dal 2013, il prossimo dovrebbe svolgersi in Israele e vorremmo organizzarlo quanto prima”, ha detto ancora la premier Giorgia Meloni a fianco di Benyamin Netanyahu.
Con l’Italia “vogliamo fare un passo oltre, organizzando tra qualche mese un incontro tra i due governi che affronterà una decina di argomenti per la cooperazione reciproca, a beneficio di Israele, Italia e a beneficio dell’Europa”, ha dichiarato anche il primo ministro israeliano. “Credo che questa cosa si possa concretizzare. L’ultimo incontro risale a 9 anni fa, ed è arrivato il momento di darvi il benvenuto in Israele, per cercare di vedere dove possiamo portare avanti i nostri interessi comuni”, ha aggiunto.
L’agenda del premier israeliano – che si tratterrà fino a domani nella Capitale – è fitta di impegni. Nello specifico, oggi, Netanyahu ha partecipato anche a un Forum economico con le imprese italiane a Palazzo Piacentini, al quale era presente anche il ministro per Sviluppo economico e il Made in Italy, Adolfo Urso.
“Sul gas già collaboriamo e vogliamo ampliare il settore: valutiamo di aggiungere una struttura per il gas liquefatto per poterlo portare in Europa”, ha affermato Netanyahu durante il Forum. “La prima cosa che voglio dire a Meloni – ha aggiunto – è di fare una visita a Gerusalemme accompagnata poi da 50 o 100 aziende leader”.
“Israele è una superpotenza tecnologica, l’Italia è una grande potenza industriale, la più grande potenza industriale del Mediterraneo e la seconda più grande in Europa”, ha affermato a sua volta il ministro Urso, che ha poi precisato: “Siamo ben consapevoli che dalla nostra piena collaborazione possa sortire un effetto positivo estremamente costruttivo in tutta l’area e anche nel Mediterraneo”.
Intanto in Israele la tensione è alta dopo la sparatoria nel centro di Tel Aviv di ieri, 9 marzo, in cui un 23enne palestinese ha aperto il fuoco su alcune persone (sono 3 i feriti). “Sono sconvolta dall’ennesima notizia di violenze contro civili israeliani. L’Italia è al fianco di Israele a fronte dell’attentato terroristico”, ha scritto su Twitter Meloni.