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Governo Meloni: “Pieno sostegno a Kiev” ma Zelensky attacca Berlusconi

| 22 Febbraio 2023 | POLITICA

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky non nasconde il suo fastidio per le dichiarazioni con cui il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, la scorsa settimana, aveva di fatto criticato la sua decisione di non procedere con un cessate il fuoco per uscire dalla guerra in Ucraina.

“Diversi leader hanno diritto di pensiero, il vero problema è l’approccio della società italiana che a quel leader ha dato un mandato. Io credo che la casa di Berlusconi non sia mai stata bombardata, mai siano arrivati con i carri armati nel suo giardino, nessuno ha ammazzato i suoi parenti, non ha mai dovuto fare la valigia alle tre di notte per scappare e tutto questo grazie all’amore fraterno della Russia”, ha detto Zelensky sulle parole di Berlusconi.

L’occasione per parlarne è stata la conferenza stampa congiunta con la premier italiana e alleata politica di Berlusconi, Giorgia Meloni, in visita in Ucraina. Meloni stessa ha smorzato i toni, ricordando come la sua maggioranza si è “sempre” schierata con Kiev.

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Meloni ha quindi ribadito la posizione del suo esecutivo. “Per me valgono i fatti e qualsiasi cosa il Parlamento è stato chiamato a votare a sostegno dell’Ucraina i partiti che fanno parte della maggioranza l’hanno votata”, ha detto. Al di là di “alcune dichiarazioni”, ha aggiunto, “nei fatti la maggioranza è sempre stata compatta. C’è un programma chiaramente schierato, è sempre stato rispettato da tutti e confido che sarà ancora così”.

Berlusconi ha dato il via a un’accesa polemica – spingendo il Ppe a cancellare un vertice organizzato a Napoli – dicendo che Zelensky avrebbe dovuto smettere “di attaccare le due repubbliche autonome del Donbass” e così “tutto questo non sarebbe accaduto”.

Il Cav aveva detto quindi di giudicare “molto, molto negativamente il comportamento di questo signore”, riferendosi sempre al leader ucraino. E ancora, Berlusconi aveva ipotizzato una sorta di Piano Marshall per aiutare Kiev, ma con una condizione per Zelensky: “Che tu domani ordini il cessate il fuoco anche perché noi da domani non vi daremo più dollari e non ti daremo più armi”.

Zelensky aveva già commentato quanto detto da Berlusconi. In quell’occasione era stato più ironico di oggi, riagganciandosi all’audio trapelato lo scorso anno con cui proprio il leader di Forza Italia diceva di aver ricevuto per il suo compleanno 20 bottiglie di vodka dal presidente russo Vladimir Putin. “Ho sentito le dichiarazioni di Berlusconi. Non lo conosco personalmente. Ma forse anche noi dobbiamo mandargli qualche cosa. Gli piace la Vodka? Noi ne abbiamo di ottima qualità in Ucraina, se crede gliela regaliamo”.

TAG: Giorgia Meloni, Silvio Berlusconi, Vladimir Putin, Volodymyr Zelensky
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