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Superbonus: apertura su F24 e ricostruzione sisma

| 21 Febbraio 2023 | POLITICA

Si è tenuto oggi il confronto tra governo, rappresentanti delle banche, delle imprese e dei costruttori, sul decreto che ha bloccato la cessione dei crediti fiscali dei bonus edilizi, a partire dal superbonus. La strada indicata dall’esecutivo per lo sblocco dei crediti incagliati sarebbe l’utilizzo degli F24.

Il governo, rappresentato dal sottosegretario Alfredo Mantovano, il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti e il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin ha incontrano i vertici delle associazioni di categoria: Ance, Confindustria, Confedilizia, Confapi e Alleanza delle Cooperative Italiane. L’esecutivo ha prima incontrato i rappresentanti del settore bancario dell’Abi, Cdp e Sace.

La strada indicata dal governo per lo sblocco dei crediti incagliati sarebbe l’utilizzo degli F24, secondo quanto riferito dalle associazioni di categoria al termine dell’incontro a Palazzo Chigi sul decreto sui crediti legati al superbonus. Il ministro dell’economia Giorgetti, riferiscono i partecipanti al tavolo, ha indicato la disponibilità ad intervenire attraverso le banche con il meccanismo della compensazione con gli F24.

Palazzo Chigi ha confermato “la ferma determinazione a porre rimedio agli effetti negativi della cessione del credito correlata ai bonus edilizi. Partendo dal decreto approvato il 16 febbraio, il Governo ribadisce il suo impegno a trovare le soluzioni più adeguate per quelle imprese del settore edilizio che hanno agito correttamente nel rispetto delle norme”.

La situazione dei crediti maturati e che il sistema bancario ha difficoltà ad assorbire “verrà esaminata al più presto in un tavolo tecnico al quale saranno presenti i rappresentanti delle associazioni di categoria oggi intervenuti. Nel tavolo tecnico saranno individuate norme transitorie al fine di fornire soluzioni nel passaggio dal regime antecedente al decreto a quello attuale, tenendo conto della situazione delle imprese di piccole dimensioni e di quelle che operano nelle zone di ricostruzione post-sisma”, ha aggiunto Palazzo Chigi.

“Si è ragionato sulla possibilità di consentire eventualmente lo sconto in fattura per alcune fasce di reddito e per gli incapienti”, ha detto la presidente dell’Ance, Federica Brancaccio, al termine dell’incontro con il governo. Si è anche fatto “giusto un accenno all’eventuale disponibilità di Cdp”, ha aggiunto. Ance ha anche chiesto “un’apertura da parte delle partecipate a comprare i crediti pregressi”.

“Siamo soddisfatti, abbiamo trovato apertura e grande consapevolezza da parte del governo che vanno sbloccati i crediti pregressi, quindi un’apertura all’F24 che era una proposta nostra e di Abi, e un tavolo immediato per il futuro. Il Governo è consapevole che le misure vanno prese rapidamente”, ha aggiunto la presidente dell’Ance, Federica Brancaccio.

“Abbiamo chiesto di portare da 4 a 10 la detrazione dei crediti che permetterebbe di evitare il rischio che le aziende li perdano, e abbiamo auspicato che nel mentre si arrivi all’anticipo degli F24, che è una delle ipotesi in campo, si possa attivare un prestito ponte con la cessione dei crediti da parte di Enel e Eni che hanno capienza e hanno la possibilità di prendere questi crediti”, ha detto il presidente di Confapi, Cristian Camisa, al termine dell’incontro con il governo.

“Apprezziamo la disponibilità al confronto manifestata dal Governo sul nodo dei bonus edilizia. Riteniamo che le ipotesi prospettate siano un primo passo, ma non ancora risolutive. Auspichiamo che vengano individuate rapidamente le modalità più efficaci per affrontare la priorità dello sblocco dei crediti incagliati degli imprenditori che hanno effettuato lavori utilizzando lo sconto in fattura e la cessione del credito”, ha detto il presidente di Confartigianato, Marco Granelli.

“La soluzione che noi cerchiamo è sull’intero ammontare dei crediti, 110 miliardi di euro. L’urgenza ora è sullo stock dei crediti che in base alle rilevazioni dell’agenzia delle entrate fanno riferimento alle imprese del settore edilizio, che hanno l’esistenza ad oggi di 19 miliardi circa di crediti ‘incagliati’. Lo sforzo che noi facciamo oggi e nei prossimi giorni con i tavoli tecnici è come far sgonfiare questa bolla”, ha detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti durante il tavolo a Palazzo Chigi.

Il premier Giorgia Meloni aveva difeso il provvedimento aprendo a modifiche. “Siamo dovuti tornare su questa materia per sanare una situazione che è diventata purtroppo fuori controllo, con esiti che possono essere imprevedibili e molto pesanti”, ha sottolineato spiegando che saranno convocate le associazioni di categoria e le aziende coinvolte “per rimettere questa misura in un binario sensato”.

“Il costo totale della misura del Superbonus attualmente è di 105 miliardi di euro”, ha osservato il premier evidenziando che “ad oggi sono stimati circa 9 miliardi di truffe”. “La misura è costata a ogni singolo italiano, anche un senzatetto o un bambino, circa 2.000 euro. La misura non era affatto gratuita”, ha aggiunto.

TAG: Abi, F24, Governo Meloni, Sace, superbonus
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