Luciana Littizzetto ha potuto riabbracciare la figlia affidataria Svetlana dopo due anni di lontananza. Lo rende noto lei stessa postando sul proprio profilo Instagram una fotografia insieme alla 24enne e la scritta: “E alla fine… Svetlana è qui!!!”. Littizzetto aveva accolto la ragazza anni fa con il progetto Chernobyl, nato per aiutare i bambini e ragazzi provenienti dalla Bielorussia con prevalenza delle regioni colpite dal disastro nucleare di Chernobyl.
“Ogni tanto in questi mesi pensavo che non ci sarei riuscita a riportarla in Italia. Non capivo se fosse solo difficile o proprio impossibile. Ma non mi sono arresa. Non ci siamo mai arrese. Ed eccoci qua. Felici”.
In una recente intervista rilasciata al settimanale Oggi, l’attrice aveva manifestato le sue preoccupazioni per la situazione, temendo per il futuro della ragazza: “Le avevo detto di venire qui prima dell’inferno. Vive a Minsk, ha 24 anni e insegna tedesco. Non vuole lasciare il lavoro”, aveva spiegato Littizzetto. “Era arrivata da piccola. Con il progetto Chernobyl. Tornava ogni estate. Poi ha studiato là e tra Covid e guerra non la vedo da un pò”.