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Parte il secondo mandato del presidente Sergio Mattarella

Il presidente Mattarella: "Non posso sottrarmi alla nuova chiamata, dobbiamo costruire l'Italia del dopo emergenza"
| 4 Febbraio 2022 | POLITICA

Esattamente sette anni dopo, parte il secondo mandato di Sergio Mattarella alla presidenza della Repubblica. Il tredicesimo Presidente della Repubblica italiana, partito dal Colle poco dopo le ore 15, è stato accolto a Montecitorio dalla standing ovation del Parlamento in seduta comune. Gli stessi deputati che lo hanno rieletto sabato all’ottava votazione.

Dopo il giuramento, l’80enne ha voluto ricordare il periodo travagliato che il Paese – e lui stesso – sta attraversando. “Viviamo una fase straordinaria, in cui l’agenda politica è in gran parte definita dalla strategia condivisa in sede europea”, ha dichiarato Mattarella. “L’Italia è al centro dell’impegno di ripresa dell’Europa. Siamo i maggiori beneficiari del programma Next Generation e dobbiamo rilanciare l’economia, all’insegna della sostenibilità e dell’innovazione, nell’ambito della transizione ecologica e digitale”.

Ha parlato di Ucraina: “Non possiamo accettare che ora, senza neppure il pretesto della competizione tra sistemi politici ed economici differenti, si alzi nuovamente il vento dello scontro; in un continente che ha conosciuto le tragedie della Prima e della Seconda guerra mondiale”. Ha citato Papa Francesco e David Sassoli. Ha fatto riferimento alle proteste degli studenti, alle morti bianche, alle attese degli italiani dopo due anni di rinunce, alle troppe disuguaglianze.

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E ha anche toccato il tema delle riforme nella giustizia: “È indispensabile che le riforme annunciate” per la giustizia “giungano con immediatezza a compimento affinché il Consiglio superiore della Magistratura possa svolgere appieno la funzione che gli è propria, valorizzando le indiscusse alte professionalità su cui la Magistratura può contare, superando logiche di appartenenza che, per dettato costituzionale, devono rimanere estranee all’Ordine giudiziario. Occorre per questo che venga recuperato un profondo rigore”.

“Noi, insieme, responsabili del futuro della nostra Repubblica. Viva la Repubblica, viva l’Italia”, sono state le ultime parole (ricordo di quelle di Sassoli) del discorso di Mattarella, durato una quarantina di minuti e interrotto da 55 applausi dell’emiciclo, con una standing ovation finale di oltre 3 minuti.

Terminata la cerimonia, il Presidente accompagnato dal Primo Ministro Mario Draghi, ha reso omaggio all’Altare della Patria, sorvolato dalle Frecce Tricolori.

TAG: Presidente della Repubblica, secondo mandato, Sergio Mattarella
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