Due turni di campionato con il limite di 5mila persone allo stadio, per contrastare l’emergenza Covid. È questa la decisione, presa all’unanimità, durante l’assemblea d’urgenza convocata dalla Lega di Serie A. I due turni sono quelli del 16 e del 23 gennaio: in queste occasioni saranno chiusi i settori ospiti. La decisione è arrivata dopo la telefonata di ieri del presidente del Consiglio Draghi a quello della Federcalcio Gravina. Nel colloquio il premier aveva chiesto al mondo del calcio di valutare l’ipotesi di giocare le gare a porte chiuse.
Nelle scorse ore la Lega aveva allontanato le ipotesi di fermare il campionato. La speranza dei vertici del calcio è che bastino il nuovo protocollo e l’imminente incontro con il governo per evitare il caos visto negli ultimi giorni. Il 6 gennaio, nella prima giornata di ritorno, quattro partite non sono state disputate perché alcune squadre sono state fermate dalle Asl di competenza.
Intanto la Lega Serie A ha vinto tre dei quattro ricorsi presentati contro i provvedimenti delle Asl locali. Il Tar del Friuli Venezia Giulia, quello del Piemonte e quello della Campania hanno dato ragione alla Lega dopo la disposizione della quarantena, da parte delle autorità, per Udinese, Torino e Salernitana, con i giocatori negativi che quindi non sono più in isolamento. Il Tar dell’Emilia-Romagna, invece, ha confermato la quarantena per il Bologna.
“La Lega Serie A, al termine dell’Assemblea, ribadisce con fermezza la fiducia di poter proseguire lo svolgimento delle proprie competizioni (Serie A, Coppa Italia, Supercoppa) come da programma, grazie all’applicazione del regolamento organizzativo approvato ieri dal Consiglio di Lega”, aveva spiegato la Lega ieri sera in una nota.
Nella nota della Lega Serie A, si auspica anche che “nella riunione governativa di mercoledì prossimo si possano individuare in modo chiaro degli strumenti di coordinamento delle Asl territoriali per assicurare una gestione uniforme delle situazioni da Covid-19 nelle squadre”.
Da Palazzo Chigi era arrivato però l’invito a riflettere, in un momento che richiede a tutti la massima responsabilità. Il premier Mario Draghi, nel colloquio con Gravina, ha sollecitato una valutazione, nell’autonomia della Federazione, sull’opportunità di sospendere il campionato o svolgere le partite a porte chiuse, come misure per limitare la diffusione del contagio.
La Lega Serie A da subito non sembrava intenzionata a tornare alle porte chiuse: le società, che si erano riunite in assemblea già ieri, hanno visto quest’ipotesi quasi come un affronto, alla luce anche dei mancati ristori chiesti dal mondo del pallone al governo e accordati ad altri settori. Durante la riunione di oggi, è stato quindi deciso il limite massimo di 5mila spettatori per due turni.
Il nuovo protocollo approvato prevede l’obbligo di scendere in campo con almeno 13 giocatori disponibili. In caso di necessità, si dovrà pescare dalla Primavera. Nell’idea della Lega Serie A potrebbe bastare questo a continuare regolarmente, nonostante alcune voci contrarie degli ultimi giorni. Ma molto dipenderà anche dal tema Asl, con la stessa Serie A che auspica una gestione univoca da parte delle autorità sanitarie.
Le decisioni delle Asl dei giorni scorsi incidono anche sulla seconda e terza giornata di ritorno con alcuni rinvii:
Torino-Fiorentina si gioca lunedì 10 gennaio 2022, ore 17 (anziché domenica 9 gennaio ore 14,30)
Cagliari-Bologna si gioca martedì 11 gennaio 2022, ore 20,45 (anziché domenica 9 gennaio ore 14,30)
Bologna-Napoli si gioca lunedì 17 gennaio 2022, ore 18,30 (anziché domenica 16 gennaio ore 15)
Confermata invece Udinese-Atalanta che si gioca il 9 gennaio alle 16.30 alla Dacia Arena.
Per effetto delle variazioni al programma del campionato di calcio di Serie A, anche la Coppa Italia è costretta a delle modifiche. Atalanta-Venezia, sfida degli ottavi di finale, inizialmente programmata per mercoledì 12 gennaio alle ore 14.30 si disputerà lo stesso giorno, ma alle ore 17.30, mentre Napoli-Fiorentina si giocherà giovedì 13 gennaio alle 18, anziché il giorno precedente alle 17,30.
Intanto, la Serie A attende le decisioni del giudice sportivo sulle quattro gare non disputate: Bologna-Inter, Atalanta-Torino, Salernitana-Venezia e Fiorentina-Udinese.
In ultimo, per quanto riguarda il problema del rapporto con le Asl, la Lega Serie A punta a risolverlo nella riunione della Conferenza Stato-Regioni, cui parteciperanno anche il ministro Speranza e la sottosegretaria Vezzali, oltre ai presidenti di Figc, Fip, Fipav e ai rappresentanti delle Leghe. “È l’ora dell’unità – ha detto Vezzali -. Lo sport deve essere compatto, mettendo al sicuro la salute di atleti e tifosi e garantendo la regolarità dei campionati”.