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Atene rende omaggio al compositore e politico greco Mikis Theodorakis

| 7 Settembre 2021 | ATTUALITÀ

Centinaia di persone, alcune portando fiori, si sono radunate lunedì nella cattedrale di Atene per porgere l’ultimo saluto al compositore e politico greco Mikis Theodorakis, che è stato parte integrante della scena politica e musicale greca per decenni.

Theodorakis, morto giovedì a 96 anni, giace in stato di conservazione in una cappella della cattedrale per tre giorni prima della sua sepoltura nell’isola meridionale di Creta. Il suo corpo è arrivato lunedì dopo un ritardo di quasi due ore a causa di una disputa sui dettagli della sepoltura.

Durante il fine settimana, secondo quanto riferito, la sua famiglia ha sollevato le sue obiezioni sul fatto che fosse sepolto a Creta secondo i suoi ultimi desideri. Un tribunale aveva temporaneamente sospeso i piani di sepoltura in attesa di una risoluzione della controversia.

La figlia di Theodorakis aveva detto in precedenza che sarebbe stato sepolto vicino a Corinto nel villaggio di Vrahati, dove aveva una casa per le vacanze. Ma è stata resa pubblica una lettera del 2013 che Theodorakis aveva scritto al sindaco della città di Chania a Creta, in cui il compositore affermava di voler essere sepolto nel vicino cimitero di Galatas, nonostante il disaccordo della sua famiglia.

Theodorakis era noto in Grecia tanto per il suo attivismo politico quanto per la sua carriera musicale. Ha scritto una vasta gamma di lavori, da cupe sinfonie a popolari colonne sonore TV e cinematografiche, tra cui “Serpico” e “Zorba il greco”.

È anche ricordato per la sua opposizione alla giunta militare che ha governato la Grecia dal 1967 al 1974, periodo durante il quale è stato perseguitato e incarcerato e la sua musica messa al bando.

Il Partito comunista greco ha dichiarato durante il fine settimana che il corpo di Theodorakis giacerà nello stato a partire da lunedì e che mercoledì si terrà una “cerimonia di addio”, prima che il defunto compositore venga trasportato in aereo a Creta. Giovedì ci sarà la messa e la sepoltura.

Theodorakis ha avuto una relazione tumultuosa con il Partito Comunista, noto con il suo acronimo greco KKE, lasciandolo alla fine degli anni ’60, rientrando alla fine degli anni ’70 e venendo eletto deputato con il partito conservatore Nuova Democrazia nel 1990.

Ma ha scritto una lettera in ottobre al segretario generale del Partito comunista Dimitris Koutsoumbas, affidandogli essenzialmente gli accordi funebri.

“Ora, alla fine della mia vita, al momento del bilancio, i dettagli vengono cancellati dalla mia mente e le ‘Big Things’ rimangono. Quindi, vedo che ho trascorso i miei anni più cruciali, forti e maturi sotto la bandiera del KKE. Per questo motivo, voglio lasciare questo mondo da comunista”, ha scritto Theodorakis.

TAG: compositore, Grecia, Mikis Theodorakis, politico
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