Il giorno più nero dell’Italia, 969 morti in 24 ore che fanno salire il totale a 9.134, coincide con un record che solo un mese fa era impensabile e che dà la dimensione della catastrofe: il numero complessivo dei contagiati nel nostro paese ha superato quello della Cina.
Sono 86.498 gli italiani che hanno contratto il virus mentre i cinesi sono 81.897; ma il gigante asiatico ha un miliardo e mezzo di abitanti e noi siamo solo 60 milioni. Ancora una volta è la Lombardia a far schizzare i numeri verso l’alto: dei 969 morti, 541 – dunque più del 50% – sono nella regione che sta pagando il prezzo più alto, con le province di Brescia e Bergamo travolte dai decessi.
Nella tragedia, però, c’è un dato che lascia intravedere uno spiraglio di luce: anche oggi la curva di crescita dei nuovi malati – se ne sono registrati 4.401 che portano il totale a 66.414 – è rimasta ‘stabile’ e in linea con i giorni precedenti.
Dai dati della Protezione civile emerge che sono 23.895 i malati in Lombardia (1.706 più di ieri), 9.361 in Emilia-Romagna (+511), 6.648 in Veneto (+508), 6.347 in Piemonte (+397), 2.850 nelle Marche (+55), 3.170 in Toscana (+197), 2.060 in Liguria (+33), 2.013 nel Lazio (+178), 1.292 in Campania (+123), 1.027 in Friuli Venezia Giulia (+73), 1.164 in Trentino (+70), 833 in provincia di Bolzano (+42), 1.236 in Puglia (+141), 1.158 in Sicilia (+63), 925 in Abruzzo (+65), 824 in Umbria (+54), 413 in Valle d’Aosta (+35), 496 in Sardegna (+34), 469 in Calabria (+97), 86 in Molise (+5), 147 in Basilicata (+14). Quanto alle vittime, se ne registrano 5.402 in Lombardia (+541), 1.267 in Emilia-Romagna (+93), 313 in Veneto (+26), 569 in Piemonte (+120), 336 nelle Marche (+26), 177 in Toscana (+19), 331 in Liguria (+51), 98 in Campania (+15), 118 nel Lazio (+12), 76 in Friuli Venezia Giulia (+4), 69 in Puglia (+4), 60 in provincia di Bolzano (+12), 39 in Sicilia (+6), 68 in Abruzzo (+5), 21 in Umbria (+1), 37 in Valle d’Aosta (+9), 102 in Trentino (+16), 18 in Calabria (+4), 21 in Sardegna (+2), 9 in Molise (+1), 3 in Basilicata (+2). I tamponi complessivi sono 394.079, dei quali quasi 227mila in Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto.
Ad oggi è inevitabile il prolungamento delle misure di contenimento. Lo ha detto il presidente del Consiglio Superiore di Sanità (Css), Franco Locatelli, nella conferenza stampa dell’Iss. Questo perchè, ha spiegato, “non siamo in una fase marcatamente declinante ma in una fase, sia pure incoraggiante, di contenimento”. Inoltre, anche dopo, “dovremo immaginare alcuni mesi in cui adottare misure attente – ha detto il presidente Iss Silvio Brusaferro – per evitare una ripresa della curva epidemica”.
Intanto, continua ad allungarsi la lista dei decessi tra i camici bianchi per l’epidemia di Covid-19, aggiornata dalla Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo): le vittime sono 51 e i contagiati nel personale sanitario sono 6mila.