Il premier Giuseppe Conte ha fatto un punto con i capi delegazione sulle misure per il contrasto all’emergenza Coronavirus. Lo spiegano fonti di governo dopo la riunione cui hanno partecipato, di persona o in videoconferenza, i capi delegazione dei partiti di maggioranza (assente Alfonso Bonafede) e i ministri Luigi Di Maio e Roberto Gualtieri. La riunione è stata l’occasione, viene spiegato, per fare un aggiornamento “su tutto”, sull’evoluzione dell’epidemia, e sulle misure adottate, sia economiche che restrittive dei movimenti.
E alla fine del vertice, il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, intervenendo a ‘La vita in diretta’ su Rai1 ha detto che l’Italia potrebbe “essere tra i primi ad uscire da questa epidemia” e ripartire “con la consapevolezza di aver ritrovato le virtù civili comuni”.
“I 600 euro per gli autonomi – ha poi aggiunto – non sono una una tantum”, “sono per marzo, poi ci sarà un intervento ad aprile, commisurato alla situazione delle singole persone“. L’idea, ha spiegato, è quella di “riparametrarlo” alle perdite o al reddito. Ora, per la necessità di agire velocemente, questo non è stato possibile, ha puntualizzato. Il “bonus” da 600 euro destinato ai lavoratori autonomi dal decreto Cura Italia raggiungerà 6 milioni di persone”, ha puntualizzato. “Sappiamo che è una cifra limitata, ma è una cosa mai fatta prima perché è esteso a tutti. Ci aspettiamo che chi non ne ha bisogno perché ha redditi alti non ne usufruisca, lasciando la possibilità di lasciare risorse ad aprile. Ci affidiamo al senso di responsabilità“. “Abbiamo stanziato le risorse anche per i lavoratori che hanno le casse, gli ordinisti. Stiamo discutendo con gli ordini per capire se possono dare loro i 600 euro o se invece dobbiamo trovare un meccanismo diverso per cui glieli diamo noi attraverso il canale bancario, chiedendo all’Inps. In queste ore stiamo lavorando su questo”, ha detto ancora il responsabile del Mef spiegando che “anche qui ci sono figure diverse, ci sono i giovani avvocati e ci sono professionisti con redditi molto alti e ci aspettiamo che da quel punto di vista non sia necessario un esborso”.
Il ministro ha quindi specificato poi che “per i collaboratori sportivi ci sarà strumento ad hoc, ci sta lavorando il ministro Spadafora”, mentre per i 326.000 professionisti “non ordinisti” sarà comunque l’Inps a provvedere, perché “già ha un rapporto e li conosce”.
“Stiamo lavorando a misure per la liquidità anche delle imprese medio-grandi”, ha assicurato Gualtieri a proposito del prossimo intervento economico anti-coronavirus del governo atteso ad aprile.
“Per i prossimi interventi anti-coronavirus che il governo punta a mettere in campo ad aprile, potrebbero essere utilizzati i fondi strutturali europei” ha poi affermato Gualtieri. “Una cosa importante che si è decisa a livello europeo – ha dichiarato – è che tutte le risorse dei Fondi strutturali possano essere ridislocate per queste misure. Quindi avremo diversi miliardi ad aprile che potremo utilizzare per prorogare alcune misure, avviare dei meccanismi di ristoro eccetera”.
Per quanto riguarda il vertice convocato dal premier Conte per discutere dell’emergenza Coronavirus, il ministro ha detto: “Abbiamo discusso della necessità di lavorare pancia a terra per attuare le misure del decreto: dai pc per i bambini che non ne dispongono ai programmi per l’insegnamento a distanza, fino ai 600 euro, all’acquisto di mascherine e all’assunzione di medici e infermieri, per capire come “tradurli in pratica immediatamente”.