Dieci giorni fa il nostro Gianluca Mager si presenta all’ATP 500 di Rio de Janeiro partendo dalle qualificazioni e in 128° posizione.
Nel mondo del tennis il suo è un nome ai più sconosciuto e nel suo gioco, per i top player, non c’è alcun valido motivo di preoccupazione. Nessuno scommetterebbe su di lui, quindi, e i pronostici del torneo sono infatti lontani dal ritenerlo un possibile protagonista dell’evento.
Fatto sta che, entrato nel tabellone principale, il 25 enne di Sanremo inizia a vincere con carattere e decisione un incontro dietro l’altro e sconfigge ai sedicesimi di finale il norvegese Casper Ruud, reduce dalla vittoria a Buenos Aires contro Pedro Sousa e testa di serie numero 8 (76 75), agli ottavi il portoghese Joao Domingues (63 75) e ai quarti, con l’immenso stupore da parte di tutti, il numero 4 al mondo e testa di serie numero 1 del torneo Dominic Thiem (76 75).
In semifinale, carico come non mai e fiducioso nelle proprie potenzialità, affronta e supera in tre set l’ungherese Attila Balazs, numero 106 al mondo e curiosamente già sconfitto qualche giorno prima durante le qualificazioni del torneo.
Gianluca Mager è quindi alla sua prima finale ATP in carriera.
La semifinale si rivela però più combattuta del previsto e, soprattutto, interrotta per pioggia nella giornata di sabato e ripresa di domenica, costringe l’italiano a scendere in campo per la finale contro il cileno Christian Garin soltanto poche ore dopo il termine del match.
Christian Garin, numero 25 al mondo e 3° testa di serie del torneo, che in semifinale ha battuto il croato Borna Coric (64 75), è sicuramente più riposato fisicamente e più abituato a gestire situazioni di questo tipo.
Nonostante i soli 23 anni d’età, ha già vinto 3 titoli ATP e nell’ultimo anno è uno dei giovani che più ha migliorato il proprio tennis, in particolare sulla terra rossa.
La partita inizia e vuoi l’emozione, vuoi la stanchezza della semifinale e vuoi la maggiore solidità dell’avversario, ma il nostro Gianluca Mager non riesce ad essere cinico nei momenti più importanti dell’incontro e si fa superare da Christian Garin in due set: 7-6 (3), 7-5 il risultato finale e quarto titolo ATP, meritatissimo, per il cileno, che da lunedì 24 febbraio scalerà ben 7 posizioni ed avanzerà al 18° posto, in quello che per il momento è il suo miglior piazzamento in carriera.
Settimana assolutamente positiva, al di là dell’esito della finale, anche per Mager, che con i nuovi ranking guadagna la bellezza di 51 posizioni e diventa il numero 77 al mondo.
Il tennis italiano ha quindi un nuovo nome, un nuovo giocatore tra i primi 100 al mondo e un nuovo giovane che potrebbe regalarci ancora sorprese.