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Gli ATP di Rotterdam, New York e Buenos Aires. Una settimana densa di episodi

| 18 Febbraio 2020 | IL FORMAT

Si chiude, con domenica 16 febbraio, una settimana tennistica di elevatissimo interesse, che ha visto quasi tutti i giocatori più in avanti nel ranking competere negli ATP di Rotterdam, New York e Buenos Aires.
Le disattese da parte dei favoriti, le sorprese dei più giovani, le conferme e le riconferme di alcuni campioni hanno contributo a rendere i tre tornei meritevoli di attente analisi e considerazioni.

Rotterdam, il trionfo di Gael Monfils. Superato in due set Félix Auger-Aliassime (6-2, 6-4)

Il torneo dove si sono verificati i maggiori colpi di scena è senz’altro l’ATP 500 di Rotterdam, che ha visto trionfare per il secondo anno consecutivo un Gael Monfils in forma smagliante contro il giovanissimo Félix Auger-Aliassime, canadese classe 2000.
Il risultato finale di 62 64 racconta una partita senza storia e descrive, senza alcun fraintendimento, il tennis incredibile che il talento di Parigi sta disputando nell’ultimo anno e nella fase iniziale della stagione in corso.
Dopo una buonissima esperienza agli Australian Open, terminata al Quarto Turno per mano dello spietato Dominic Thiem, futuro finalista dello slam, Gael Monfils continua a mantenere alto il proprio livello di gioco anche negli eventi di febbraio.
Due settimane fa, infatti, ha vinto l’ATP 250 di Montpellier contro Vasek Pospisil (con il punteggio di 75 63), e, nell’evento olandese terminato domenica scorsa non ha concesso ai propri avversari nemmeno un set, dimostrandosi compatto e solidissimo sia dal punto di vista fisico-tecnico che dal punto di vista mentale.
E’ sicuramente, con il suo gioco brillante anche se spesso discontinuo, uno dei tennisti più in forma del momento e con lunedì 17 febbraio, a quota 2860 punti, raggiunge Matteo Berrettini in ottava posizione (entrambi i giocatori hanno gli stessi punti ATP).

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Ma così come è giusto celebrare il vincitore del torneo, è anche doveroso soffermarci sul finalista dell’ATP in questione, il giovanissimo Félix Auger-Aliassime.
Il next-gen canadese ha infatti dimostrato, turno dopo turno, di avere moltissimo carattere ed una grandissima concentrazione, capace di accompagnarlo anche e soprattutto nei momenti più delicati del match.
Prima di arrivare all’atto conclusivo del torneo ha sconfitto, nell’ordine, Struff, Dimitrov, Bedene e Carreno Busta ed è stato, nello schieramento dei giovani, il tennista dal rendimento più alto.
Scalando di 3 posizioni, a partire da lunedì 17 febbraio sarà numero 18 al mondo. I miglioramenti die l’attitudine mentale che sta dimostrando torneo dopo torneo lasciano ben sperare nei confornti del futuro.

Deludono invece le aspettative le teste di serie numero 1 e 2, Medvedev e Tsitisipas, eliminati rispettivamente ai sedicesimi e agli ottavi di finale da Pospisil e da Bedene.
Non si spingono oltre i quarti nemmeno Shapovalov, Kachanov (che però ha eliminato ai sedicesimi il nostro Fabio Fognini, testa di serie numero 5) e Andrej Rublev.

Una menzione speciale spetta invece all’alto-atesino Jannik Sinner, che ha disputato un torneo di altissimo livello e ha dato prova di poter competere nel tennis che conta, nonostante la giovanissima età ed un’esperienza che deve ancora formarsi. Sinner, che partecipa all’ATP di Rotterdam grazie a un invito da parte degli organizzatori, dopo il forfait di Albot prima dell’incontro ha sconfitto il suo primo top ten in carriera, il belga David Goffin (76 75), ed è stato costretto a fermare la sua corsa solamente ai quarti di finale contro Pablo Carreno Busta, che è riuscito ad imporsi al tie-break del terzo set dopo aver salvato due match point al termine di una partita combattutissima (75 36 76).
Per Sinner il cammino è sempre più in salita. Oltre al primo match vinto contro un top 10, raggiunge per la prima volta i quarti di un ATP 500 ed entra di pieno diritto tra i primi 70 giocatori al mondo.
Con gli aggiornamenti del ranking, avanzando di 11 posizioni, si trova adesso in 68° posizione con 793 punti ATP.

New York, Andreas Seppi si arrende in finale a Kyle Edmund (7-5, 6-1)

Si ferma all’ultimo atto del torneo l’esperienza di Andreas Seppi nell’ATP 250 di New York, evento entrato a far parte del circuito maggiore da appena 2 anni.
Dopo un primo set equilibrato e combattuto da entrambe le parti, vinto dal britannico con il punteggio di 7-5, l’italiano non riesce più ad entrare in partita e si dirige verso la sconfitta piuttosto velocemente.

Complice senz’altro anche un infortunio alla coscia che lo ha costretto ad un time-out medico per qualche minuto, il secondo set è senza storia: break in apertura e 6-1 a favore di Kyle Edmund.

Per il tennista inglese, classe 1995 ed in passato numero 14 al mondo (ottobre 2018), si tratta del secondo titolo ATP in carriera dopo l’European Open di Anversa sul finire del 2018. Il livello di tennis espresso durante il torneo e, soprattutto, durante la finale, hanno permesso al giovane di rientrare in top 50.

Kyle Edmund, of Britain, reacts during his semifinal match against Miomir Kecmanovic, of Serbia, at the New York Open tennis tournament, Saturday, Feb. 15, 2020, in Uniondale, NY. (AP Photo/John Minchillo)

Scalando di ben 17 posizioni, il giovane Kyle è ora in 45° posizione.
La speranza per gli appassionati e per tutto il mondo del tennis è che il neo-campione dell’ATP di New York possa mantenere una buona concentrazione anche nei prossimi mesi, per tornare ad esprimersi in un buon gioco e per tornare a farlo con una certa costanza, anche perchè sono note a tutti la pesantezza aggressiva e la potenza esplosiva dei suoi fondamentali.

Andreas Seppi, invece, nonostante l’amarezza e la delusione che possono derivare da una sconfitta in finale, è comunque reduce da una settimana positiva e con le nuove classifiche sarà numero 80 al mondo, con un avanzamento complessivo di ben 18 posizioni.

Buenos Aires, primo titolo ATP per il norvegese Casper Ruud: domato in finale il portoghese Pedro Sousa (6-1, 6-4)

Oltreoceano, nella calda Argentina e nell’unico evento in terra rossa della settimana, si è disputato invece l’ATP 250 di Buenos Aires, che ha visto il ventunenne Casper Ruud trionfare in due set contro il portoghese Pedro Sousa, il quale, a causa di un infortunio alla gamba sinistra, non è mai riuscito a gareggiare nell’incontro ad armi pari.

Il next-gen nato ad Oslo ha giocato un torneo perfetto, sconfiggendo Juan Ignacio Londero in semifinale (l’unico avversario contro cui ha perso un set), Dusan Lajovic ai quarti, Roberto Carballés Baena agli ottavi e Pablo Andujar ai sedicesimi.

Per il norvegese non si tratta solamente del primo titolo ATP in carriera, ma anche del suo best ranking in assoluto. Da lunedì 17 febbraio, guadagnando ben 11 posizioni, sarà numero 34 del mondo.

TAG: ATP, Auger-Aliassime, Buenos Aires, Edmund, Monfils, New York, Rotterdam, Ruud, Seppi, Sinner, Sousa, Tennis
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