È questo il risultato raggiunto al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, al termine dell’incontro per l’esame della situazione occupazionale e il ricorso agli ammortizzatori sociali in Alitalia spa in amministrazione straordinaria.
Al tavolo hanno preso parte i rappresentanti del Dicastero, dell’azienda e delle organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Trasporto Aereo, Anpac e Anpav.
Il numero massimo dei dipendenti da collocare in CIGS a rotazione, sospesi fino a un massimo di zero ore, sarà di 1.020 unità, in calo quindi rispetto al precedente periodo: 70 unità per il personale navigante comandanti, 310 per il personale navigante di cabina e 640 per il personale di terra.
Nel corso del nuovo periodo di CIGS, la gestione commissariale di Alitalia si è impegnata, tra l’altro, ad adottare “le misure e le soluzioni di volta in volta maggiormente idonee a contemperare le esigenze, da un lato, di contenimento e ottimizzazione dei costi e, dall’altro, di continuità del servizio”.
Sul versante della formazione, Alitalia ha già avviato “percorsi di riqualificazione professionale per figure poste in CIGS a zero ore o a rotazione tali da consentire, da una parte, una ricollocazione delle stesse nell’ambito della organizzazione aziendale più strettamente connesse alle funzioni operative di business e, dall’altra, un aggiornamento delle competenze professionali”.