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Scontro sulla rc auto familiare, la manovra verso la fiducia

| 4 Dicembre 2019 | ECONOMIA

La manovra arriverà in Aula del Senato lunedì 9 alle 12. E’ poi previsto che la discussione continui martedì. E’ quanto stabilito dalla conferenza dei capogruppo e comunicato all’Aula dal senatore Roberto Calderoli, che stava presiedendo i lavori.

Salutata con toni entusiastici come nuova forma di equità sociale, la rc auto familiare voluta dal Movimento 5Stelle rischia di essere un boomerang per gli assicurati. Almeno secondo le compagnie di assicurazioni che parlano di una “vittoria di Pirro”. Il giorno dopo l’approvazione nel decreto fiscale della norma che estende la classe di merito più favorevole a tutti i componenti della famiglia anche in caso di rinnovo della polizza e indipendentemente dalla categoria di veicoli (auto o moto che siano), l’Ania fa valere le sue ragioni e parla di un depotenziamento della sicurezza stradale e della stessa equità che si vuole perseguire, evidenziando peraltro il rischio concreto di compromettere il calo dei prezzi ormai ininterrotto dal 2012.

L’associazione spiega tutti i motivi del suo scetticismo. Innanzitutto viene di fatto meno il meccanismo del bonus-malus: “alle condizioni previste dalla norma, il dato sugli incidenti causati da ciascun assicurato si azzera in fase di rinnovo, impedendo di valorizzare le condotte di guida virtuose a scapito di quelle meno prudenti o, addirittura, troppo disinvolte”.

Il danno è del resto evidente soprattutto per single o membri di famiglie in cui c’è un solo veicolo, che non potrebbero avvalersi delle nuove agevolazioni. Con “nessuna equa ridistribuzione degli oneri e dei costi”. La spirale si avvita ulteriormente sui prezzi. “Lungi dal produrre gli effetti utili attesi”, denuncia l’associazione, il provvedimento, “buttato lì nel calderone” e non frutto di una rivisitazione organica della materia, finirebbe per impattare negativamente sui costi proprio “a danno degli utenti più virtuosi e delle famiglie presumibilmente appartenenti alle classi meno agiate che posseggono un solo mezzo”.

Si interromperebbe così, esplicita l’Ania, il trend virtuoso di riduzione dei premi, che prosegue ininterrottamente dal 2012 e che ha visto negli ultimi anni un calo complessivo di oltre il 27% e una riduzione del gap con l’Europa del 66%. Ad intravedere il rischio sono non a caso anche le associazioni dei consumatori, favorevoli alla misura che invitano però a prendere con le pinze.

Il Codacons parla di “pericolose insidie per le tasche degli italiani” perché la norma potrebbe determinare un rincaro generalizzato delle tariffe”, mentre secondo l’Unione consumatori il fatto che lo sconto non sia collegato all’acquisto di un nuovo veicolo ma anche a quelli esistenti, “rende maggiore il rischio che le compagnie decidano di rivalersi sulla generalità degli assicurati”.

L’impasse sul decreto fiscale che si sta registrando alla Camera sta rallentando anche l’esame della legge di Bilancio al Senato. I tecnici della Ragioneria, infatti, secondo quanto viene riferito, sarebbero di nuovo impegnati sul decreto, per i problemi di coperture di alcune delle modifiche approvate nella maratona notturna in commissione Finanze alla Camera, mentre avrebbero dovuto concentrarsi sugli emendamenti alla manovra.

La commissione Bilancio del Senato ha lavorato sulle proposte di modifica (circa 700) solamente sabato scorso. Poi si sono susseguiti una serie di rinvii delle sedute di commissione, sostituiti da riunioni di maggioranza a oltranza per cercare di fissare almeno i capitoli da affrontare a Palazzo Madama. Visto il dilatarsi dei tempi, però, si fa sempre più insistente il tam tam tra deputati e senatori che anche per la manovra possano profilarsi modifiche in un solo ramo del Parlamento, con la seconda lettura alla Camera che si potrebbe limitare alla certificazione dei cambiamenti apportati al Senato.

Il decreto Alitalia non confluirà nel decreto fiscale. Secondo quanto si apprende da diverse fonti di maggioranza l’ipotesi di trasferire il provvedimento urgente per sbloccare il prestito ponte della ex compagnia di bandiera con emendamento nel dl collegato alla manovra sarebbe tramontata sia per i malumori delle opposizioni sia per evitare un ulteriore allungamento dei tempi dell’esame del dl fisco. Al momento non si esclude che il decreto Alitalia possa essere ‘travasato’ in manovra.

IL PUNTO

Carcere per gli evasori più soft per i reati minori, stretta sugli appalti concentrata sulle commesse oltre i 200mila euro. Ma non solo. Con il primo passaggio parlamentare cambia il decreto fiscale che accoglie numerose novità, dalla riscrittura del calendario del 730 allo slittamento della lotteria degli scontrini, dalla proroga per le imprese della compensazione tra debiti e crediti con la P.a., ma anche delle norme per la parità di genere nei Cda, fino ai fondi per ristrutturare gli ex manicomi e alla riduzione della tampon tax, l’Iva sugli assorbenti femminili, che dopo numerosi tentativi, viene abbassata al 5% ma solo su quelli ‘bio’. Rc auto familiare anche su rinnovi e per auto-moto

Ecco in sintesi le principali modifiche approvate in commissione Finanze alla Camera, che dovrà comunque tornare sul testo, nonostante la maratona notturna di 14 ore, per risolvere il pasticcio sulle fondazioni politiche.

DA RC A CASA E TARI, AIUTI ALLE FAMIGLIE: per venire incontro alle esigenze dei cittadini più in difficoltà arriva un bonus sociale per la tassa rifiuti, come esiste già per le altre bollette, per 2 milioni di famiglie. Sempre per la Tari, così come per gli altri tributi locali, viene esteso anche l’istituto del ravvedimento operoso, con i ritardatari che potranno ottenere uno sconto sulle sanzioni. In più chi si è visto la casa pignorata dalla banca negli anni della crisi potrà chiedere un nuovo mutuo per riscattarla. E calerà anche l’assicurazione per auto e motorini, con tutti i mezzi ‘di famiglia’ che potranno ottenere, anche a rinnovo della polizza, l’assegnazione della classe migliore (e quindi un premio più basso).

8×1000 A SCUOLA, PIU’ FONDI PER MESSA IN SICUREZZA: aumentano le risorse per le ristrutturazioni urgenti nelle scuole, che dalle dichiarazioni 2020 (sui redditi 2019) potranno beneficiare anche dell’otto per mille.

STRETTA SUI FURBETTI DEL BOLLO, BONUS AIRBAG DA MOTO: la spinta alla lotta all’evasione passerà anche da una banca dati unica, all’Aci, e dai pagamenti che andranno fatti obbligatoriamente attraverso PagoPa. Si guarda anche alla sicurezza, con un bonus fino a 250 euro per gli airbag da moto. Mentre, in chiave green, viene abbassata al 4% per i disabili anche l’Iva sulle auto ibride o elettriche.

730 FINO A SETTEMBRE, INTERESSI SUI DEBITI MASSIMO AL 3%: si amplia la platea che potrà presentare il 730, con la scadenza che slitta dal 23 luglio al 30 settembre. I rimborsi saranno più rapidi e per i pensionati (ma anche i dipendenti pubblici) potranno scattare già da giugno. Tetto ridotto agli interessi per chi ha debiti con il fisco, ma anche per i ritardi nei rimborsi: si andrà da un minimo dello 0,1 a un massimo del 3%.

ASSUNZIONI DA AG.ENTRATE A SANITA’: arrivano fondi per rafforzare l’Agenzia delle Entrate e delle Dogane (con circa 800 assunzioni in tutto) ma anche per 300 milioni l’anno in più a disposizione del Servizio sanitario per medici e infermieri. Arrivano anche 180 milioni per gli straordinari di polizia e vigili del fuoco e risorse per rafforzare Mef e Ragioneria.

LOTTERIA SCONTRINI DA LUGLIO, VIA MULTE POS: bisognerà aspettare altri sei mesi per la lotteria degli scontrini, che doveva partire da gennaio e invece è stata allineata al resto del ‘Piano cashless’, tutto da metà anno. Saltano, in attesa che si chiuda l’accordo con gli operatori sulle commissioni, le multe per chi rifiuta i pagamenti con il Pos. Viene invece esteso anche alle altre forme di pagamento digitale via smartphone il credito d’imposta concesso agli esercenti.

PACCHETTO COMUNI, DA INDENNITA’ SINDACI A TASSA SOGGIORNO: molte le modifiche che interessano gli enti locali, a partire dall’indennità per i sindaci che amministrano meno di 3mila abitanti (che salirà a 1.400 euro), passando per la tassa di soggiorno che invece potranno raddoppiare a 10 euro i capoluoghi come Firenze e Rimini che accolgono un numero di turisti 20 volte il numero dei residenti. Risolto anche il contenzioso (con Milano e Siena in particolare) sull’Imu dell’Accademia dei Lincei: l’istituto non deve pagarla.

460 MLN A FERROVIE, STOP TOILETTE A SCARICO APERTO SU TRENI: per la rete ferroviaria arriva un nuovo stanziamento di quasi mezzo miliardo. Entro il 2026 andranno sostituiti i vecchi convogli con gli scarichi dei bagni aperti sui binari. Sempre sul fronte del trasporto pubblico, per le isole minori non scatterà per tutto il 2020 lo stop a bus e minibus (ma anche in qualche caso per le apecar) più inquinanti.

TAG: 730, agenzia delle Entrate, Auto, bollo, ferrovie, Fisco, lotteria, moto, RC, sanità
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