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La depressione in Italia colpisce circa 3,5 milioni di persone

| 10 Aprile 2019 | IL FORMAT

Per molti è un tunnel senza via d’uscita. Oggi l’individuo preda ad una vita carica di stress è diventato vulnerabile a stati di ansia e depressione. A volte insorge dopo un lutto o un trauma, altre volte accompagna sin dall’adolescenza: fatto sta, che la depressione colpisce in Italia circa 3,5 milioni di persone, ma solo una su due riceve un trattamento corretto e tempestivo. Per chiedere di potenziare i servizi sul territorio e migliorare l’accesso alle cure, è stato presentato oggi, presso la Camera dei Deputati, il Manifesto in 10 punti “Uscire dall’ombra della depressione”, promosso da Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere.Riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come la prima causa di disabilità a livello globale, la depressione, nel nostro Paese, ha un costo sociale dovuto a ore lavorative perse pari a 4 miliardi di euro l’anno, e ogni paziente costa al Servizio Sanitario Nazionale 5.000 euro annui in diagnosi e cure. “In Italia il 5,5% della popolazione soffre di depressione maggiore con una netta prevalenza femminile”, spiega Claudio Mencacci, presidente Società Italiana Neuropsicofarmacologia (Sinpf), “è importante riconoscerla nelle varie fasi della vita dove si nota un crescendo, dall’adolescenza (2%) all’età adulta (6,5%), fino al 13% negli over 65”. Trascorre, invece, spesso oltre un anno e mezzo tra la comparsa dei primi sintomi e la decisione di rivolgersi a un medico, circa due anni prima di ricevere una diagnosi corretta. Di qui il manifesto presentato oggi: una vera e propria call to action di pazienti e clinici. “Il nostro obiettivo è aumentare la consapevolezza della malattia presso la popolazione, per superare lo stigma ancora così radicato e cercare di avvicinare i pazienti a diagnosi e cure appropriate”, commenta Francesca Merzagora, presidente Fondazione Onda. “Mi auguro che il manifesto – commenta Rossana Boldi, vice presidente Commissione Affari Sociali, Camera dei Deputati – diventi la base per proposte concrete per definire un Piano Nazionale per la depressione, che metta al centro i pazienti e le loro famiglie”. “I disturbi mentali sono in aumento – dichiarò nel febbraio del 2018 Alberto Siracusano, presidente della Società italiana di psicopatologia – Entro il 2020 il numero esploderà soprattutto per quelli di tipo depressivo e ansioso. Gli altri, quelli che sono più cronici, in qualche maniera sono abbastanza stabili. In particolare l’incremento si osserva nei giovani tra i 10 e i 24 anni e negli anziani, categorie sociali in cui ci possono essere importanti cambiamenti di vita”. Inoltre, La fotografia scattata dal direttore del Dipartimento di Salute Mentale e di Uso di sostanze presso l’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), Devora Kestel, a Trieste, in occasione della presentazione di una relazione sulle “prospettive dell’Oms per il futuro della Salute Mentale Globale”, poco tempo fa, non lascia ombra di dubbio: le malattie mentali e neurologiche sono in aumento, così come cresce l’uso di sostanze. Al primo posto nella classifica delle problematiche legate alla salute mentale globale c’è la depressione, che non conosce distinzioni di tipo socioeconomico, perché colpisce indistintamente tutti. C’è poi un abbassamento dell’età in cui si presentano questi disturbi, così come si abbassa l’età dei suicidi. Soltanto da poco, purtroppo alcuni medici stanno sottolineando lo Yoga come vera e propria terapia, per uscire da uno stato depressivo. Lo Yoga è adatto a tutte le età, a tutti i tipi di individui e prevede applicazioni delle tecniche differenti, a seconda della persona che lo pratica. Lo Yoga non porta solo a un benessere psicofisico e a un ritrovamento di sé, ma può essere molto utile per andare ad alleviare e curare i disturbi legati all’ansia e alla depressione: secondo gli studi della Duke University Medical Center, la disciplina può andare ad alleviare enormemente i sintomi riscontrati in pazienti che non facciano uso di medicinali. Oltre a esser ottima per la cura del corpo e la cura dell’anima, questa pratica non ha nessun effetto collaterale, se non quello di dare benefici evidenti e duraturi. Grazie allo Yoga si impara infatti a gestire la sofferenza, la paura, si alleviano i sintomi dell’ansia, poiché si imparano a sentire le proprie sensazioni ed emozioni, anche negative, accettandole per poterle poi lasciare andare via. Inoltre, grazie allo Yoga, è possibile ridurre la produzione di cortisolo e adrenalina, andando a calmare il corpo, riducendo lo stress e dando inizio a un rilassamento profondo.

TAG: ansia, depressione, Oms, yoga
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