
Le indiscrezioni circolavano da settimane ma ora è arrivata l’ufficialità. Il presidente cinese Xi Jinping visiterà l’Europa, per la precisione Italia, principato di Monaco e Francia, tra il 21 e il 26 di questo mese.
A dare l’annuncio è stata l’agenzia di stampa cinese Xinhua che cita Lu Kang, portavoce del ministro degli esteri cinese. “Xi è stato invitato dal presidente italiano Sergio Mattarella, dal principe di Monaco Alberto II e dal presidente francese Emmanuel Macron” ha detto Lu.
La visita del presidente cinese nel nostro paese è sulla bocca di tutti già da qualche settimana, precisamente da quando è stato reso noto che, proprio in occasione della visita di Xi, il governo italiano avrebbe potuto firmare il memorandum d’intesa per aderire alla Belt and Road Iniative (Bri) promossa dal governo cinese e lanciata proprio da Xi nel 2013.
Tale notizia ha scatenato un acceso dibattito sia dentro che fuori l’Italia. Mentre le opposizioni hanno criticato l’intenzione del governo di approfondire i legami con la Cina, all’interno della maggioranza la Lega si è dimostrata più cauta rispetto al Movimento 5 Stelle, il quale è determinato ad aderire al progetto delle nuove vie della seta. Sul piano internazionale, la decisione del governo italiano è stata criticata dall’amministrazione americana per voce di Garret Marquis, portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale, il quale espresse dubbi circa i vantaggi che il popolo italiano otterrebbe aderendo alla Bri, progetto che, secondo Marquis, è pensato dai cinesi per i cinesi.
Proprio oggi il vicepremier e ministro degli interni Matteo Salvini, parlando ai microfoni di Rtl 102.5, ha parlato della Belt and Road Iniative: “il memorandum che il presidente Conte firmerà con il presidente cinese – ha dichiarato Salvini – è la cornice, poi il quadro è un’altra cosa. La Lega sta valutando riga per riga il contenuto dell’intesa: se si apre all’export per le aziende italiane va benissimo, gli unici vincoli riguardano la sicurezza, il controllo dei dati degli italiani e l’energia. Non vorrei che qualcuno un domani si alzasse dall’altra parte del mondo e ci spegnesse l’interruttore. Se i cinesi vogliono investire in ferrovie e porti va bene, l’importante è che il controllo rimanga saldamente in mani italiane”. Salvini ha anche detto che le reti 5G “non fanno parte del memorandum di questa settimana”.
Tuttavia, sebbene la firma del memorandum sia data per certa, lo stesso non si può dire del quando. Il memorandum potrebbe essere firmato nei prossimi giorni oppure il prossimo mese in occasione del secondo Belt and Road Forum che si terrà a Pechino. In ogni caso, manca poco all’adesione dell’Italia al progetto cinese delle nuove vie della seta.
Per Xi Jinping, questa è la prima visita di Stato in Italia. L’ultimo presidente cinese a visitare il nostro paese fu Hu Jintao nel 2009.