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USA, il più grosso studio al mondo del NTP conferma il legame tra radiazione a radiofrequenza e tumori

| 2 Novembre 2018 | IL FORMAT

Adesso è il più grande studio, mai fatto prima a confermare (per chi ancora avesse qualche dubbio) il rapporto tra telefonini, wi-fi, antenne di telefonia e tumori. “Riteniamo che il legame tra radiazione a radiofrequenza (RF) e tumori nei ratti maschi sia reale”, afferma John Bucher, ex direttore associato del National Toxicology Program (NTP) statunitense.

L’annuncio accompagna il rilascio di stamattina delle relazioni finali NTP sugli studi sul cancro nei ratti e nei topi esposti alle radiazioni dei telefoni cellulari. Il progetto di Bucher, il più grande nella storia dell’NTP, è costato 30 milioni di dollari e ha richiesto più di dieci anni per essere completato. L’NTP ha trovato quelle che definisce “prove evidenti”,cioè che due diversi tipi di segnali di telefoni cellulari, GSM e CDMA, hanno aumentato l’incidenza di tumori maligni nel cuore di ratti maschi nel corso dello studio durato 2 anni. Sono stati osservati anche maggiori incidenze di tumori cerebrali e surrenali, ma queste associazioni sono state giudicate un po’ più deboli. “L’NTP ha ora dimostrato ciò che nessuno credeva fosse possibile prima dell’inizio del progetto”, ha detto Ron Melnick a Microwave News. “L’ipotesi è sempre stata che le radiazioni RF non potevano causare il cancro”, ha detto, “Ora sappiamo che era sbagliato.”

Melnick ha guidato la squadra che ha progettato gli studi sugli animali. Melnick si è ritirato all’inizio del 2009 dopo quasi 30 anni come scienziato dello staff presso l’NTP. Ad un attento esame, i risultati dell’NTP sono notevolmente coerenti sia con un altro recente esperimento sugli animali sia con l’attuale corpus di studi epidemiologici sugli utenti di telefoni cellulari. I tumori nei cuori dei ratti sono cresciuti nelle cellule di Schwann e sono noti come schwannomi. Le cellule di Schwann formano la guaina mielinica, che isola le fibre nervose e aiuta a velocizzare la conduzione degli impulsi elettrici. Sono una componente chiave del sistema nervoso periferico e possono essere trovati nella maggior parte degli organi del corpo: topi, ratti e umani. Gli Schwannomi sono molto rari e nessuno è stato visto nei ratti di controllo non esposti. Eppure, questi stessi tumori maligni del cuore sono stati trovati anche in un altro grande studio sui ratti pubblicato all’inizio di quest’anno. Quest’ultimo studio è stato condotto presso l’Istituto Ramazzini di Bologna, in Italia.I tumori del nervo acustico, che collega l’orecchio interno al cervello, sono chiamati neuromi acustici. Anch’essi crescono nelle cellule di Schwann e sono noti come schwannomi vestibolari. Tassi più elevati di neuroma acustico sono stati trovati in studi epidemiologici di utenti di telefoni cellulari a lungo termine. Uno studio, che non lascia nessuna ombra di dubbio. Ci spingiamo oltre, nel pensare che l’aumento indescrivibile di tumori, possa essere collegato all’esposizione di onde elettromagnetiche.

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In Italia, secondo il censimento ufficiale dell’Associazione italiana oncologia medica (Aiom), dell’Associazione italiana registri tumori (Airtum), di Fondazione Aiom e di Passi (Progressi delle aziende sanitarie per la salute in Italia), raccolti nel volume ‘I numeri del cancro in Italia’, nel 2018 sono 373.300 i nuovi casi di tumore stimati, in aumento di 4.300 diagnosi rispetto al 2017. Di fronte a questo scenario, sta per arrivare il 5G, il nuovo sistema permetterà connessioni di maggiore velocità e molte altre funzioni. La velocità di partenza del 5G è 1 gigabit al secondo. Ma il danno sugli esseri viventi sarà disastroso.

Pochi giorni fa Il Prof. Martin L. Pall, Professore emerito di Biochimica e di Scienze Mediche di Base della Washington State University, ha inviato alle istituzioni europee e statunitensi una revisione di studi che dimostrano la pericolosità della tecnologia 5G. Stessa storia per i 170 scienziati indipendenti, che “invitarono” le istituzioni dell’Unione Europea a bloccare lo sviluppo della tecnologia 5G in attesa che si accertino i rischi per la salute per i cittadini europei. Di fronte ad uno studio di questa portata, cosa faranno adesso le istituzioni, le compagnie di telefonia? Cosa ci dobbiamo aspettare?

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