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Fare poco esercizio fisico e’ peggio del fumo, del diabete e dell’ipertensione

| 24 Ottobre 2018 | IL FORMAT

Un sano stile di vita è senza dubbio rappresentato da una equilibrata alimentazione e da un’attività fisica, possibilmente all’aperto a contatto con la natura. Peggio del diabete, peggio del fumo, peggio dell’ipertensione: fare poco o scarso esercizio fisico influenzerebbe i rischi di mortalita’ molto piu’ degli altri riconosciuti fattori di rischio. Appunto, come il tabacco e le cardiopatie. E’ la conclusione di uno studio retrospettivo della Cleveland University che ha definito il fenomeno ‘bassa fitness cardio-respiratoria’ ed ha stupito gli stessi autori: la ricerca ha rivisto i dati raccolti tra il 1991 ed il 2014 dai test sotto sforzo fatti a circa 122.000 persone, tra i 53 ed i 73 anni. “Non abbiamo ma visto qualcosa di cosi’ pronunciato – ha detto il cardiologo leader della ricerca, Waber – essere decisamente fuori forma ha evidenziato un effetto peggiore sulla longevita’ della pressione alta, del diabete, e dell’uso di sigarette”.

In particolare, le persone piu’ sedentarie e poco capaci di resistere al test sotto sforzo, rispetto a quelle al top delle capacita’ e piu’ atletiche, hanno mostrato rischi di mortalita’ persino tre volte piu’ alti rispetto ai fumatori. E decisamente piu’ alti anche nei confronti di diabetici ed ipertesi.Anche per le persone in forma fisica media, ma non pessima, i rischi di mortalita’ sono risultati decisamente piu’ elevati rispetto ai super atleti. Ci sono altri aspetti fondamentali che legano l’attività fisica ad un benessere generale della persona. Lo sport ci fa sentire incredibilmente bene, non solo a livello fisico ma anche e soprattutto a livello mentale. Effettivamente l’attività fisica consente di ottenere benefici psicologici addirittura superiori rispetto a quelli fisici. Solitamente quando una persona non si sente bene, fisicamente o mentalmente, ricorre all’aiuto del medico o di medicinali appropriati.

Ciò che molti sottovalutano, è la funzione curativa dello sport che è un vero toccasana per ristabilire l’equilibrio fisico e mentale: fare sport infatti aiuta l’organismo a rilasciare endorfine e serotanina, gli ormoni della felicità e del buonumore. Altre ricerche hanno dimostrato che avere uno stile di vita attivo e sportivo aiuta a ridurre ansia e depressione. Secondo gli psicologi inoltre, non importa quanto tempo si dedica all’attività fisica: dieci minuti possono essere tanto efficaci quanto un allenamento da 50 minuti. Lo sport contribuisce al benessere del cervello: favorisce la rigenerazione delle cellule, la produzione di endorfina e non solo, aiuta anche a migliorare le nostre capacità mnemoniche. Una dieta equilibrata è fondamentale per mantenere più a lungo possibile salute e funzioni di tutto l’organismo, e a maggior ragione è indispensabile per il buon funzionamento della “centrale di comando”, ovvero il cervello.

Tra le sostanze nutritive che hanno un ruolo importante in tal seno ci sono alcuni minerali che sembrano influenzare la funzionalità cerebrale e le capacità cognitive. 
Per primo il ferro, (tutti i legumi contengono ferro) che consente l’ossigenazione di tutti i tessuti dell’organismo, compresi quelli cerebrali. Fondamentali risultano anche calcio e magnesio, importanti per tutti i meccanismi psicomotori (ragionamento e movimento). Infine, ma non per ultimo, una giusta quota di vitamine antiossidanti, cioè anti-invecchiamento, preserveranno le nostre cellule neuronali il più a lungo possibile. Dunque si completa il cerchio: una sana e bilanciata alimentazione quotidiana, accompagnata all’esercizio fisico adeguato, sono condizioni indispensabili per mantenere “in forma” il corpo e la mente.

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