C’è un saggio e vecchio proverbio popolare, che dice: “A pensar male non si fa peccato”. Per questo è lecito pensare, che anche la malattia diventa un guadagno. Basti pensare, che il costo dei farmaci anticancro è in costante crescita nel nostro Paese. In cinque anni (2013-2017) la spesa per le terapie contro i tumori è passata da 3,6 a 5 miliardi di euro. Un incremento che si registra anche a livello globale, visto che nel mondo nel 2017 queste uscite hanno raggiunto i 133 miliardi di dollari (erano 96 nel 2013).
A calcolare il risparmio determinato dalle nuove terapie farmacologiche è l’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) in occasione del congresso della Società europea di Oncologia medica (Esmo). A Oggi la nuova frontiera della lotta ai tumori, affermano gli oncologi, è costituita dall’oncologia di precisione e la sfida è proprio poter garantire a tutti i pazienti le cure migliori in tempi brevi. Un obiettivo su cui si confrontano più di 24mila esperti presenti all’ESMO 2018. “Nel periodo 2012-2016 nel mondo sono state lanciate 55 nuove molecole anticancro – spiega Stefania Gori, presidente nazionale AIOM -. L’Italia, che ha consentito l’accesso a 36 di queste terapie entro il 2017, si colloca al quarto posto dopo gli Stati Uniti (47), Germania (44) e Regno Unito (41). Si tratta di un risultato molto importante, ma resta fondamentale – conclude – anche incentivare la prevenzione ed i corretti stili di vita agendo a 360 gradi per contrastare le patologie oncologiche”.
Ben venga la ricerca, per carità. Ma oltre a scoprire nuovi farmaci, perchè non ci spiegano perchè ci stiamo ammalando? Mi sembra fondamentale o no? E’ ovvio, che l’aumento della spesa per i farmaci oncologici, cammina di pari passo con l’aumento preoccupante di tumori. Possiamo parlare di numeri: sono 373.300 i nuovi casi di tumore stimati in Italia nel 2018, in aumento di 4.300 diagnosi rispetto al 2017. La forma più frequente è diventata quella al seno (nel 2018 sono stimati 52.800 nuovi casi, mentre erano 51.000 nel 2017), seguita dal cancro del colon retto (51.300, 53.000 nel 2017) che lo scorso anno era il più diagnosticato, e da quello al polmone (41.500, contro 41.800 nel 2017). Sono i dati del censimento ufficiale dell’Associazione italiana oncologia medica (Aiom), dell’Associazione italiana registri tumori (Airtum), di Fondazione Aiom e di Passi (Progressi delle aziende sanitarie per la salute in Italia), raccolti nel volume ‘I numeri del cancro in Italia’. Infine, pochi giorni fa, davanti al quintuplicarsi di tumori , al Policlinico Umberto I di Roma è nata una ‘task force’ composta da esperti di Endocrinologia, Radiologia, Medicina Nucleare, Oncologia, Gastroenterologia, Chirurgia generale, Anatomia patologica e Patologia clinica. Tutto questo deve far riflettere.