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Smog, 266mila morti nel 2015

| 18 Ottobre 2018 | IL FORMAT

Si deve trovare una soluzione. Non è possibile morire per l’inquinamento. Troppa superficialità accompagnata da una assente politica ambientale, sta facendo morire la nostra Terra. Altri dati allarmanti confermano che di smog si muore. Sono poco più del numero degli abitanti di una città italiana come Venezia (266.000) le morti premature in Europa, Stati Uniti d’America e Cina, attribuibili nel 2015 all’esposizione a lungo termine all’inquinamento da ozono. E’ quanto si legge in un articolo pubblicato su Environmental Research Letters. “Esiste una forte evidenza epidemiologica e tossicologica che collega l’esposizione all’ozono ambientale a effetti avversi sulla salute – dice Karl Seltzer, della Duke University, autore principale dello studio -. Storicamente, gran parte della ricerca precedente si è concentrata sugli impatti a breve termine”.

I ricercatori hanno utilizzato i dati del 2015 provenienti da reti di monitoraggio a terra nelle tre aree per stimare l’esposizione a lungo termine all’ozono. Hanno quindi calcolato la mortalità prematura utilizzando due studi di prevenzione del cancro della American Cancer Society. Poche settimane fa il Parlamento europeo si è pronunciato a favore di un taglio del 40% delle emissioni di Co2 delle nuove auto entro il 2030, un taglio per altro più ambizioso rispetto a quanto proposto dall’Esecutivo di Bruxelles. In Italia ogni anno l’inquinamento da polveri sottili provoca più di 66.000 morti premature.

A dirlo è l’Agenzia europea dell’ambiente, con dati dello scorso anno. Superano il limite dell’’emissione di PM10 giornaliero le zone situate in Lombardia, Veneto, Piemonte, Toscana, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Campania, Marche, Molise, Puglia, Lazio e Sicilia. Eccedono, invece, i valori soglia annuali Venezia, Treviso, Vicenza, Milano, Brescia, due zone della Pianura padana lombarda, Torino e Valle del Sacco (Lazio). Va inoltre ricordato che oltre al PM10, l’Italia è sotto inchiesta anche per l’emissione di un altro killer della salute responsabile delle piogge acide: il biossido di azoto. Prodotto soprattutto dalle auto diesel, colpevole di 21.400 decessi ogni anno. Una strage silenziosa, che deve far riflettere tutti. La tutela della salute dei cittadini sono fondamentali.

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