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Ogni giorno 7.000 bambini sotto i cinque anni muoiono per cause legate alla malnutrizione

| 16 Ottobre 2018 | ESTERI, IL FORMAT

di Marco Staffiero

Se in una parte del mondo ci si lamenta per non avere l’ultima giacca firmata o l’ultimo modello del telefonino, dall’altra si muore di fame. Sono le drammatiche dinamiche di un meccanismo economico che basa le sue leggi sul capitalismo. Non può esserci tanta differenza, tanta povertà, tanta disuguaglianza economica. E’ impensabile e indescrivibile, che nel mondo, ogni giorno, 7.000 bambini sotto i cinque anni muoiono per cause legate alla malnutrizione. Cinque ogni minuto. Bambine e bambini che, a casa loro, in Paesi colpiti da carestie e siccità, afflitti dalla povertà estrema o dilaniati da guerre e conflitti, continuano ad essere privati di cibo adeguato, acqua pulita e cure mediche e perdono irrimediabilmente l’infanzia alla quale hanno diritto. Lontano dalle luci dei riflettori.

E’ per loro che ‘Save the Children’ lancia la campagna globale ‘Fino all’ultimo bambino’, per salvare i bambini che soffrono di malnutrizione e tenere alta l’attenzione su un killer silente e devastante che contribuisce in maniera decisiva alla morte di circa la metà dei 5,4 milioni di minori con meno di cinque anni che ogni anno, a livello globale, perdono la vita per malattie facilmente curabili e prevenibili. Dal nuovo rapporto di Save the Children, ‘Lontani dagli occhi, lontani dai cuori. Fuori dalle luci dei riflettori milioni di bambini continuano a morire di malnutrizione.

Nel mondo, oltre 50 milioni di bambini sotto i cinque anni stanno soffrendo le gravissime ripercussioni della malnutrizione acuta, che provoca nel bambino una rapidissima e pericolosa perdita di peso dovuta a una improvvisa carenza di cibo e nutrienti. Un minore su 4, vale a dire 151 milioni di bambini, è invece malnutrito cronico e rischia di subire fortissimi ritardi nella crescita, sia dal punto di vista fisico che cognitivo, che possono compromettere irrimediabilmente il suo stesso futuro.

Il numero di persone che soffrono la malnutrizione e l’insicurezza alimentare, inoltre, è ancora aumentato, passando da 804 milioni nel 2016 a 821 milioni nel 2017, circa 1 persona su 9 al mondo. Conflitti, disastri naturali provocati dai cambiamenti climatici e povertà, evidenzia il rapporto, sono i tre principali fattori che determinano il dilagare della malnutrizione infantile. Nelle zone di conflitto, tra cui Yemen, Siria e Repubblica Democratica del Congo, più di mezzo milione di bambini sotto i 5 anni, potrebbero morire entro la fine dell’anno per malnutrizione se non riceveranno urgente assistenza umanitaria. Allo stesso modo, gli effetti devastanti di una prolungata siccità hanno lasciato 700 mila bambini gravemente malnutriti nel Corno d’Africa, mentre nei contesti particolarmente segnati dalla povertà i minori hanno maggiori probabilità di morire prima di aver compiuto i 5 anni, con 9 bambini su 10 colpiti da malnutrizione acuta che vivono in Paesi a medio o basso reddito. “Solo nel 2017, grazie ai nostri programmi di salute e nutrizione, siamo riusciti a raggiungere 33 milioni di bambini in tutto il mondo – ha affermato Valerio Neri, direttore generale di ‘Save the Children’ –  fornendo loro semplici soluzioni salva-vita e trattamenti contro la malnutrizione, seguendo le loro mamme prima, durante e dopo la gravidanza e lavorando insieme alle comunità locali per creare le condizioni affinché ogni bambino possa crescere in salute”.

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