
Il 28 Agosto 1963, Martin Luther King Jr, Leader del Movimento dei Diritti Civili degli Stati Uniti, Pastore Battista e futuro Premio Nobel per la Pace del 1964, ai piedi del Lincoln Memorial a Washington D.C., pronunciò il più celebre discorso nella storia degli Stati Uniti d’America: “I Have a Dream”, un discorso di Speranza, un grido per la Libertà e l’Uguaglianza, un richiamo alla Giustizia e alla Verità. Esso fu un inno alla lotta contro la disuguaglianza, ma con gli anni, è divenuto l’inno immortale per la lotta contro ogni forma di ingiustizia e contro tutto ciò che vuole condurre l’uomo nell’oblio e alla disperazione.
Ma oggi, per che cosa ci stiamo battendo? Per quali Valori? Ma soprattutto: ci stiamo battendo per qualcosa, oppure ci siamo rassegnati al nulla? Troppo delusi, troppo distratti, troppo insofferenti per le questioni veramente importanti e troppo viziati, queste sembrano le caratteristiche della stragrande maggioranza di noi giovani. Non crediamo più in nulla, non crediamo nei nostri Sogni, nel nostro Futuro, nel Cambiamento, nella Giustizia, nella Verità, nella Vita, non crediamo più in Noi stessi; questa è una generazione atea, perché ha smesso di credere in qualsiasi cosa.
Una Generazione in cui quasi la totalità dei ragazzi e delle ragazze sono privi di una Visione e di un chiaro obbiettivo per la vita. Vivono l’oggi disinteressandosi del domani, a meno che il domani non presenti l’ultimo dispositivo Android o IPhone, oppure sia un eccitante quanto squallido sabato sera di alcool, fumo, rapporti occasionali di ogni genere e ogni tipo di trasgressione che la mente umana sia capace di concepire.
Questa è la generazione che ha vissuto l’infanzia sotto l’inquietante ombra dell’11 settembre, data che ha posto fine all’innocenza, alla sicurezza, alla speranza e ha dato inizio all’era della paura, della diffidenza, dell’odio. Siamo la generazione nata e cresciuta nella società dell’ultra-benessere, in cui crediamo che tutto ci sia dovuto per natura e che nulla ci può essere negato, e guai se qualcuno ci provasse.
Siamo la generazione plasmata da una drammatica e quotidiana realtà artificiale, in cui dio non è la Verità, né la Fratellanza o la Giustizia o l’autentica Libertà, ma è il denaro, il sesso, la paranoia dell’opinione altrui, l’apparenza, il terrore del nulla e, soprattutto, il nulla stesso.
Sì, questa è la generazione del nulla, priva di Valori, priva di una Morale, priva di Speranze, di Sogni, di Scopi, ma ribelle a tutto, perché vogliamo essere Liberi ma percepiamo chiaramente e costantemente la sensazione di essere intrappolati in una ragnatela sociale, tessuta da un ragno senza nome, senza identità, ma che trova esistenza nel suo e nel nostro esser nulla.
Questa ragnatela è fatta di idoli, figure plasmate secondo la volontà dell’aracnide e che noi adoreremo spudoratamente. Tali idoli possono essere persone (popstar, attori, conduttori, personaggi pubblici ecc…) oppure oggetti fisici o virtuali (smartphone, social network, programmi televisivi, applicazioni per android, ecc…) tutto allo scopo di farci avere uno stile di vita disordinato, inconsapevole, autodistruttivo e di costante dipendenza, così da inscatolarci, distrarci ed impedendo agl’individui di fare effettivo uso del libero arbitrio di cui ogni essere umano è fornito.
La nostra generazione è prigioniera di un’illusione da cui però possiamo liberarci qualora scegliessimo di reagire. Infatti, una cosa non ci potrà mai esser strappata via: la capacità di scegliere, perché essa è al di sopra di ogni legge, moda, consuetudine e imposizione.
Noi possiamo scegliere di essere quella Generazione che riprenderà a combattere, impugnando nuovamente le armi del Diritto e dei Principi Universali. Possiamo scegliere di essere quella Generazione che si risveglierà da questo sonno che ha fatto per secoli vivere l’uomo sogni che si son dimostrati poi incubi. Possiamo essere la Generazione Vincente, la Generazione del Cambiamento, la Generazione della Svolta.
Dobbiamo volerlo fortemente e smettere di aspettare che altri ci diano una qualsiasi opportunità. Coloro che hanno portato il Cambiamento non hanno aspettato dei “messia”, non hanno aspettato l’occasione giusta, non hanno aspettato dei favori da altri, ma hanno semplicemente preso la Decisione Giusta, e hanno lottato per essa, sacrificando tutto ciò che era necessario, consci del fatto che una vita senza Scopo, senza un Ideale per cui battersi, non è vita, ma una monotona e grigia attesa della morte.
Martin Luther King stesso diceva: “Se un uomo non ha ancora scoperto qualcosa per cui morire non ha ancora iniziato a vivere.”
Possiamo scegliere di Credere, possiamo scegliere di svincolarci dalle ragnatele del nulla ed essere Vivi e Umani, possiamo scegliere di Sognare, di lottare per i nostri Sogni e di Vincere.
Perché non farlo? Perché continuare a vivere come animali malpensanti? Perché lamentarci che tutto va male, senza far nulla di concreto per migliorare le cose? Perché non decidiamo di essere il Cambiamento che vorremmo vedere negli altri e nel mondo?
Il Cambiamento inizia da ognuno di noi e dalla nostra libera, personale ed autonoma Decisione.
Non sono le catene che ci rendono schiavi ma il nostro rifiuto di scegliere di essere Liberi: infatti, le catene imprigionano il corpo, ma la mancanza di decisione ci rende schiavi e prigionieri nella mente e nell’anima, condannandoci alla peggiore di tutte le esistenze.
Qualora decidessimo di riappropriarci della nostra Vita e Dignità, potremo dire come King “Io ho un Sogno” ed ancora: “Sono arrivato alla cima della montagna e ho visto la Terra Promessa […] e so, che come popolo, la raggiungeremo”, perché sì, la raggiungeremo!