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Il Veneto dice no ai vaccini

| 7 Settembre 2017 | POLITICA

È una discussione che potrebbe implicare molte conseguenze di carattere giuridico, ma ancora peggio di carattere sanitario, visto la presa di posizione del Governatore del Veneto, Luca Zaia, in merito ai vaccini. Conseguenza che potrebbe evidenziarsi devastante se il diktat della giunta regionale veneta non intervenga in maniera concereta sulla questione. Una questione che, a quanto pare, sostenuta dalla Lega Nord che pur di mettere i bastoni tra le ruote a questo Governo, si rifiuta di adempiere ad una legge di Stato in considerazione della salute umana.

Una discussione che non trova nessuna giustificazione in quanto si tratta di salvaguardare la salute pubblica, in questo caso quando sono proprio i più piccoli a dover essere tutelati. È impensabile che sull’uscio del terzo millennio bisogna discutere se vaccinare o meno i bambini, una discussione che in questi giorni sembra più una polemica politica indotta dal Governatore Zaia che rincorrere una linea, appunto politica, che potrebbe mettere a repentaglio la salute di milioni di bambini. Una scelta che si allontana dalle decisioni prese quando il fenomeno della meningite colpì la regione. In quel caso fu proprio il Governo Veneto ad indurre la popolazione a vaccinarsi.

Persino il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, ha ammonito l’invito del ministro della Sanità Lorenzin, che non intende minimamente sottrarre la legge a nessuna regione. Il caso di Trento farebbe discutere, ma resta il fatto che determinate malattie possono provocare la morte, di conseguenza ci si chiede chi avrebbe il coraggio di non vaccinare i propri figli? Una domanda che complica i piani politici della Lega Nord che definisce questa legge un obbligo sovietico nonostante il Veneto abbia una massiccia copertura vaccinale intorno al 93%. Dunque una battaglia condotta sulla cultura e sulla libertà per il Governatore Zaia, che non trova, però, legittimazione da parte dei veneti i quali sono alle prese con le acque inquinate dai Pfas.

Fenomeno inquinante che ancora non ha un legittimo colpevole. Anzi negli ultimi tempi l’amministrazione regionale veneta ha dato poco peso alla questione che, ormai, ha preso una svolta sconvolgente riguardo la salute dei cittadini veneti colpiti dall’inquinamento delle acque. Il Governatore Zaia rilancia il Governo con la proposta di offrire le analisi pre-vaccinali gratuite a tutti; una proposta che irrita i cittadini veneti i quali le analisi del sangue fatte per veririficare il tasso di inquinamento da Pfas, se lo sono pagate a spese proprie.

È una questione politica, il vero senso di questa legge seppur non trova una condivisione va applicata di dovere. Il centrodestra una bacchettata sulle mani della Lega Nord, per forza di coalizione, ha dovuto darla. Ma il Carroccio racchiuso nel suo impetuoso statuto, tiene banco. Nelle prossime settimane si deciderà la formazione del centrodestra, sarebbe interessante capire se Berlusconi resti il solito leader.

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