Terremoto in Formula 1: i motori Mercedes e RedBull del 2026 violerebbero il regolamento

La stagione 2026 della Formula1 non è ancora iniziata e la Federazione si trova già in stato di allerta. Nelle ultime ore, infatti, si sono rincorse a più riprese voci di possibili violazioni del regolamento (o quantomeno di ampie libertà di sviluppo sfruttando zone grigie dello stesso) da parte prima di Mercedes e ora anche di Red Bull. La denuncia sarebbe partita da un ex dipendente di uno dei team, presumibilmente passato alla concorrenza.

Nel mirino ci sarebbe lo sviluppo dei nuovi motori 2026 (ricordiamo che RedBull debutterà il prossimo anno anche come costruttore) che, secondo quanto riportato da autorevoli testate fra cui L’Equipe, sfrutterebbero un sistema a “compressione variabile” che garantirebbe ben 15 cavalli extra rispetto alla concorrenza. Questo si otterrebbe in violazione dell’articolo C5.43 della nuova direttiva tecnica che ha ridotto il rapporto di compressione da 18:1 a 16:1 per controbilanciare l’aumento di potenza della parte elettrica del motore: le auto infatti risulterebbero a norma se controllate da spente, ma una volta in marcia, grazie allo sfruttamento di materiali in grado di dilatarsi con il calore, il rapporto di compressione aumenterebbe oltre i limiti fissati aumentando le prestazioni delle monoposto.

La questione parrebbe essere molto seria, tanto da spingere la Federazione a riunirsi d’urgenza già lo scorso Venerdì dopo l’esplosione mediatica del caso e a programmare una riunione d’emergenza per Lunedì 22 Dicembre, dopo essere stati sollecitati dagli altri costruttori a indagare approfonditamente la questione.

ph. Formula1