
Infortuni shock in Seria A!
In una sola settimana si sono registrati due gravissimi infortuni che terranno lontano dai campi due grandi protagonisti della serie a: Gleison Bremer della Juventus e Duvan Zapata del Torino. A loro si sono aggiunti nomi altisonanti come Carvajal del Real Madrid e Rodri del Manchester City, tutti accomunati da un problema simile: la rottura del legamento crociato anteriore.
Il legamento crociato anteriore (LCA) è una delle strutture più importanti del ginocchio, fondamentale per la stabilità articolare e il controllo del movimento. Quando si parla di infortuni gravi nel calcio, la rottura del crociato anteriore è una delle lesioni più temute, capace di tenere un calciatore fuori dal campo per mesi. Ma cos’è il legamento crociato e perché si rompe così frequentemente nei calciatori?
Il ginocchio è un’articolazione complessa formata da ossa, legamenti e tendini che lavorano insieme per permettere il movimento. Il legamento crociato anteriore si trova all’interno dell’articolazione e ha il compito di prevenire che la tibia (l’osso della gamba inferiore) scivoli troppo in avanti rispetto al femore (l’osso della coscia). Esso, insieme al legamento crociato posteriore, forma una struttura a “croce”, da cui deriva il nome. La sua funzione è vitale per la stabilità del ginocchio, soprattutto in movimenti che coinvolgono bruschi cambi di direzione o rotazioni.
La rottura del crociato anteriore avviene solitamente in due modi principali:
Nel calcio, gli infortuni al crociato sono spesso associati a movimenti complessi che combinano velocità, rotazioni e bruschi cambi di direzione, tutti fattori che mettono a rischio la stabilità del ginocchio.
Ci sono diversi fattori che spiegano perché i calciatori sono particolarmente vulnerabili a questo tipo di infortunio:
La rottura del crociato anteriore richiede generalmente un intervento chirurgico, in cui il legamento viene ricostruito utilizzando un innesto tendineo prelevato da altre parti del corpo (come il tendine rotuleo o il tendine del semitendinoso). Il processo di riabilitazione è lungo e impegnativo: un giocatore può impiegare dai 6 ai 9 mesi per tornare in campo, e spesso la riabilitazione richiede un ulteriore periodo di allenamento per recuperare la forma fisica e la sicurezza mentale.
La riabilitazione non si limita a recuperare la forza del ginocchio, ma si concentra anche sul miglioramento dell’equilibrio e della coordinazione per ridurre il rischio di una nuova lesione. La percentuale di recidiva può essere elevata se il ritorno all’attività avviene troppo presto o se la riabilitazione non viene svolta correttamente.
Dato l’impatto devastante di un infortunio al crociato sulla carriera di un calciatore, la prevenzione è essenziale. Alcuni accorgimenti che i calciatori possono adottare includono:
La rottura del legamento crociato anteriore rappresenta una delle sfide più difficili per un calciatore, influenzando non solo il rendimento sul campo, ma anche la carriera. Mentre i progressi nella chirurgia e nella riabilitazione permettono un recupero più rapido rispetto al passato, la prevenzione e la preparazione fisica rimangono gli strumenti più efficaci per ridurre il rischio di questo infortunio debilitante.