Si è tenuta ieri sera un’assemblea dei residenti di via Toce e delle aree limitrofe, nel quartiere Isola, per discutere delle trasformazioni urbanistiche in corso e sollecitare risposte dalle istituzioni dopo l’incontro del 21 ottobre. Durante la riunione, organizzata dai cittadini residenti, sono state esposte le comunicazioni inviate alle personalità competenti nonchè ad esponenti di maggioranza e opposizione e si è fatto il punto sui principali nodi del progetto.
Alla riunione erano presenti i consiglieri comunali Alessandro Verri (Lega) ed Enrico Marcora (Fratelli d’Italia) assieme ai consiglieri del municipio 9 Giuseppe Lardieri (Forza Italia) e Marco Salamon (Europa Verde). Assenti, invece, la presidente del Municipio 9 Anita Pirovano trattenuta da impegni istituzionali e l’assessora al Verde Elena Grandi, che – secondo quanto riferito dagli organizzatori – non avrebbe nemmeno risposto all’invito.
Nel corso dell’incontro, i cittadini hanno espresso ironia per alcuni aspetti “estetici” del progetto – come i vari arredi pesantemente vandalizzati, ora “riciclati” in piazza Bettini – e preoccupazione per la gestione del cantiere, che secondo alcuni inizierebbe troppo presto al mattino (intorno alle 7:30) e che avrebbe già causato disagi ai residenti (come ad esempio l’incendio di cui avevamo parlato qui)
Prendendo la parola, la presidente e portavoce del neonato comitato Isola Milano Futura, ha annunciato l’intenzione di chiedere un incontro diretto con le istituzioni per avviare un dialogo e ha esposto le finalità del gruppo: rappresentare le istanze dei residenti presso le autorità competenti quando si renderà necessario, così come promuovere future iniziative sociali mosse dalla volontà di rianimare il quartiere e riportare i residenti a vivere le proprie vie.
Diversi interventi hanno sottolineato i problemi di sicurezza e le difficoltà di accesso per i mezzi di soccorso, nonché la mancanza di posti auto per disabili nel nuovo progetto, così come l’impossibilità di realizzarne in futuro se si renderanno necessari.
Durante la discussione è emerso anche il tema della gestione del verde, affidata a MM Spa, giudicata dai partecipanti poco efficace.
Il consigliere Marco Salamon (Europa Verde) ha ricostruito l’origine della cosiddetta “piazza tattica”, nata come intervento provvisorio e successivamente esteso per motivazioni ideologiche, per consentire all’assessorato al Verde di rivendicare gli interventi di depavimentazione. Salamon ha chiarito di non essere contrario all’opera, ma di volerne una revisione che la renda più sicura e funzionale.
Il progetto prevede, tra le altre cose, la piantumazione di alcuni peri lungo le abitazioni, di querce a crescita lenta dal lato del parco Bruno Munari e di due platani nei pressi del parco della Fontana. Tuttavia, diversi residenti hanno sottolineato la presenza nell’area di due giardini pre-esistenti – i sovracitati parco Bruno Munari e giardino della Fontana – lamentandone la scarsa manutenzione e rimarcando l’inutilità di nuove aree piantumate in presenza di questi due ampi polmoni verdi.
Il consigliere Giuseppe Lardieri (Forza Italia) ha evidenziato la fretta con cui è stato aperto il cantiere e la mancanza di trasparenza nelle comunicazioni alla cittadinanza, così come la mancanza di una documentazione che giustifichi la necessità di posare l’ampia superficie drenante. Ha inoltre ricordato di aver chiesto in passato un potenziamento dell’illuminazione notturna e l’installazione di telecamere di sorveglianza, definendo la piazza utile ma insicura. Ha poi chiuso il suo discorso chiosando in maniera ironica sul fatto che quest’opera porterà sì ombra e refrigerio nella via, ma essendo le querce a crescita lenta il beneficio potrà esserci forse fra 12 anni.
Sempre dal fronte dell’opposizione, Enrico Marcora (Fratelli d’Italia) riferisce di aver già contattato più volte in passato l’assessora Romani via pec per situazioni simili, evidenziando gli evidenti rischi per la sicurezza dei cittadini e proponendo di adoperarsi per fare lo stesso anche in questo caso, ricorrendo se necessario anche ad esposti alla corte dei conti.
In chiusura, Alessandro Verri (Lega) ha ringraziato i residenti per il coinvolgimento e ha annunciato che il 6 Novembre presenterà un ordine del giorno in Consiglio comunale per chiedere la sospensione dei lavori e l’apertura di un tavolo tecnico tra amministrazione e cittadini. Il comitato Isola Milano Futura si è reso disponibile come interlocutore e portavoce delle perplessità dei cittadini.
Tra le preoccupazioni emerse, anche quella relativa ai finanziamenti: alcuni partecipanti hanno chiesto se l’opera fosse legata a fondi del PNRR e questo giustificasse la fretta, ma è stato chiarito che si tratta di risorse comunali.
L’assemblea si è conclusa con un appello al dialogo e alla trasparenza, mentre il comitato promette di continuare a monitorare l’evoluzione dei lavori e di mantenere alta l’attenzione sulle problematiche di sicurezza e viabilità.