Justin Trudeau annuncia le dimissioni da leader del Partito Liberale: crisi politica in Canada

Justin Trudeau ha annunciato le sue dimissioni come leader del Partito Liberale durante una conferenza stampa. Dopo aver guidato il partito dal 2013 e servito come primo ministro dal 2015, Trudeau resterà in carica fino alla scelta di un nuovo leader. La decisione arriva nel mezzo di una crisi politica per il suo governo di minoranza, aggravata dall’uscita del partito NDP dalla coalizione e dalle dimissioni della vicepremier Chrystia Freeland, in disaccordo sulla gestione delle tensioni commerciali con l’amministrazione Trump.

Trudeau ha dichiarato che il Parlamento sarà sospeso fino al 24 marzo per consentire l’elezione di un nuovo leader. “Il Parlamento è stato paralizzato per mesi,” ha affermato, sottolineando la necessità di un rilancio politico.

L’uscita di scena segna probabilmente la fine della carriera politica del 53enne leader, figlio dell’ex primo ministro Pierre Elliott Trudeau. Nonostante i successi elettorali del passato, la sua popolarità è crollata a causa delle crisi economiche interne e delle accuse di scelte politiche inefficaci.

Tra i potenziali successori si fanno i nomi della ministra degli Esteri Mélanie Joly, dell’ex vicepremier Chrystia Freeland e dell’economista Mark Carney.

Nel frattempo, il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, ha commentato provocatoriamente la situazione, suggerendo che il Canada potrebbe diventare il 51esimo Stato americano.