fbpx
adv-42
<< SPORT

Zapata e Bremer: rottura del legamento crociato. Ecco perché i calciatori sono a rischio

| 9 Ottobre 2024 | SPORT

Infortuni shock in Seria A!
In una sola settimana si sono registrati due gravissimi infortuni che terranno lontano dai campi due grandi protagonisti della serie a: Gleison Bremer della Juventus e Duvan Zapata del Torino. A loro si sono aggiunti nomi altisonanti come Carvajal del Real Madrid e Rodri del Manchester City, tutti accomunati da un problema simile: la rottura del legamento crociato anteriore.

Il legamento crociato anteriore (LCA) è una delle strutture più importanti del ginocchio, fondamentale per la stabilità articolare e il controllo del movimento. Quando si parla di infortuni gravi nel calcio, la rottura del crociato anteriore è una delle lesioni più temute, capace di tenere un calciatore fuori dal campo per mesi. Ma cos’è il legamento crociato e perché si rompe così frequentemente nei calciatori?

Anatomia del legamento crociato anteriore

Il ginocchio è un’articolazione complessa formata da ossa, legamenti e tendini che lavorano insieme per permettere il movimento. Il legamento crociato anteriore si trova all’interno dell’articolazione e ha il compito di prevenire che la tibia (l’osso della gamba inferiore) scivoli troppo in avanti rispetto al femore (l’osso della coscia). Esso, insieme al legamento crociato posteriore, forma una struttura a “croce”, da cui deriva il nome. La sua funzione è vitale per la stabilità del ginocchio, soprattutto in movimenti che coinvolgono bruschi cambi di direzione o rotazioni.

adv-578

Meccanismo della rottura del crociato

La rottura del crociato anteriore avviene solitamente in due modi principali:

  1. Trauma diretto: Un impatto diretto, come un contrasto con un avversario o una caduta, può esercitare una pressione eccessiva sul legamento, portando alla sua rottura. Questo tipo di lesione è più comune in sport di contatto come il calcio o il rugby.
  2. Trauma indiretto: Più frequentemente, la rottura del crociato si verifica senza un contatto diretto, ma durante movimenti bruschi, come cambi di direzione repentini, salti o atterraggi mal eseguiti. In questo caso, il ginocchio viene sottoposto a una torsione innaturale che causa la rottura del legamento.

Nel calcio, gli infortuni al crociato sono spesso associati a movimenti complessi che combinano velocità, rotazioni e bruschi cambi di direzione, tutti fattori che mettono a rischio la stabilità del ginocchio.

Perché i calciatori sono così soggetti a questa lesione?

Ci sono diversi fattori che spiegano perché i calciatori sono particolarmente vulnerabili a questo tipo di infortunio:

  1. Movimenti ad alta velocità: Il calcio è uno sport che richiede un mix di sprint, scatti e frenate improvvise, tutti movimenti che sollecitano enormemente il ginocchio. Quando un giocatore cambia direzione rapidamente o decelera bruscamente, il legamento crociato è sottoposto a un’enorme pressione.
  2. Terreni di gioco: Le superfici su cui si gioca a calcio possono variare, dai campi in erba naturale a quelli in erba sintetica, che tendono a offrire una maggiore trazione. Su questi campi, il piede può restare bloccato nel terreno mentre il corpo continua a ruotare, creando una torsione innaturale del ginocchio.
  3. Contatti fisici: Gli scontri con altri giocatori, tipici di sport di contatto come il calcio, aumentano il rischio di lesioni traumatiche al ginocchio. Un contrasto mal eseguito può destabilizzare il ginocchio e danneggiare il crociato.
  4. Affaticamento muscolare: Durante una partita, i muscoli delle gambe possono affaticarsi, e questo riduce la capacità di protezione del ginocchio. Muscoli stanchi non riescono a fornire il giusto supporto articolare, aumentando il rischio di infortuni.
  5. Fattori biomeccanici individuali: La predisposizione a lesioni del crociato può dipendere anche da fattori individuali, come l’anatomia del ginocchio, la flessibilità muscolare e la tecnica di corsa e di salto. Alcuni giocatori hanno un maggior rischio a causa di un’angolazione particolare del ginocchio o di un allineamento scorretto tra anca, ginocchio e caviglia.

Conseguenze e riabilitazione

La rottura del crociato anteriore richiede generalmente un intervento chirurgico, in cui il legamento viene ricostruito utilizzando un innesto tendineo prelevato da altre parti del corpo (come il tendine rotuleo o il tendine del semitendinoso). Il processo di riabilitazione è lungo e impegnativo: un giocatore può impiegare dai 6 ai 9 mesi per tornare in campo, e spesso la riabilitazione richiede un ulteriore periodo di allenamento per recuperare la forma fisica e la sicurezza mentale.

La riabilitazione non si limita a recuperare la forza del ginocchio, ma si concentra anche sul miglioramento dell’equilibrio e della coordinazione per ridurre il rischio di una nuova lesione. La percentuale di recidiva può essere elevata se il ritorno all’attività avviene troppo presto o se la riabilitazione non viene svolta correttamente.

Prevenzione

Dato l’impatto devastante di un infortunio al crociato sulla carriera di un calciatore, la prevenzione è essenziale. Alcuni accorgimenti che i calciatori possono adottare includono:

  • Allenamento neuromuscolare: Lavorare su esercizi specifici per migliorare la propriocezione, l’equilibrio e la coordinazione può aiutare a prevenire movimenti innaturali del ginocchio.
  • Rinforzo muscolare: Aumentare la forza dei muscoli che circondano il ginocchio, in particolare i muscoli posteriori della coscia (ischiocrurali), può fornire un supporto maggiore all’articolazione.
  • Tecnica corretta: Imparare a eseguire correttamente salti, atterraggi e cambi di direzione può ridurre lo stress sul ginocchio.
  • Adeguato riscaldamento: Un riscaldamento completo e mirato prima delle partite o degli allenamenti può migliorare l’elasticità muscolare e ridurre il rischio di infortuni.

Conclusione

La rottura del legamento crociato anteriore rappresenta una delle sfide più difficili per un calciatore, influenzando non solo il rendimento sul campo, ma anche la carriera. Mentre i progressi nella chirurgia e nella riabilitazione permettono un recupero più rapido rispetto al passato, la prevenzione e la preparazione fisica rimangono gli strumenti più efficaci per ridurre il rischio di questo infortunio debilitante.

TAG: crociato, crociato bremer, crociato zapata, infortunio bremer, infortunio zapata, legamento crociato
adv-362
Articoli Correlati
WP Twitter Auto Publish Powered By : XYZScripts.com