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| 9 Giugno 2023 | IL FORMAT

Il lavoro agile, conosciuto anche come smart working, è stato esteso fino al 31 dicembre per i dipendenti privati ​​fragili e per i genitori con figli minori di 14 anni, in base a un emendamento al decreto lavoro, recentemente approvato dalla commissione Affari sociali del Senato . La relatrice del provvedimento Paola Mancini ha confermato tale estensione. Per quanto riguarda i dipendenti pubblici, invece, al momento viene ancora valutata la fattibilità dell’estensione dell’agevolazione.

Infatti,per i dipendenti pubblici è ancora in discussione e verrà presa durante la prossima riunione di Commissione prevista per martedì prossimo. Secondo le informazioni, il ministro per la pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, non avrebbe ancora dato il via libera all’estensione dell’agevolazione per i dipendenti pubblici .

La soglia rimane fissa a 3.000 euro per i fringe benefit esentasse solo per i lavoratori dipendenti con figli, insieme all’introduzione dell’esenzione dalla parte contributiva, che costa circa 190 milioni di euro. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani ha dichiarato di aver trovato la copertura finanziaria necessaria per tale modifica. L’emendamento al decreto lavoro, che include la modifica, sarà sottoposto al voto settimana prossima.

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È stato approvato un emendamento al decreto lavoro dal Senato che prevede una decontribuzione totale per un periodo di 3 anni per coloro che assumono o stabilizzano badanti che assistono anziani non autosufficienti. La modifica riguarda gli anni 2023, 2024 e 2025 e prevede un esonero contributivo del 100%, fino a un massimo di 3.000 euro all’anno, per un periodo di 36 mesi, in caso di assunzione o trasformazione del lavoro domestico a tempo indeterminato con mansioni di assistente a persona non autosufficiente con più di 65 anni. Tale beneficio non spetterà se tra il lavoratore e il datore di lavoro sia cessato un rapporto di lavoro domestico.

Tra gli emendamenti approvati, è presente una norma richiesta dalla ministra del Turismo Daniela Santanchè riguardante la soluzione della mancanza di posti di lavoro nel settore turistico durante l’estate: dal 1° giugno 2023 al 21 settembre, i lavoratori del settore (compresi quelli degli stabilimenti termali) che lavorano di notte o in situazioni di straordinari riceveranno una somma aggiuntiva, che non verrà considerata parte del loro reddito. La cifra sarà pari al 15% della retribuzione lorda per quel tipo di lavoro.

TAG: decreto legge, dipendenti pubblici, lavoro
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