Il governo sta prendendo in considerazione le tasche degli italiani, in quanto, oltre al taglio del cuneo fiscale, alla fine dell’anno i contribuenti potrebbero ricevere una tredicesima più consistente, che sarebbe assimilabile a un reddito supplementare e quindi soggetto ad aliquota agevolata del 15%. Questo è ciò che afferma il viceministro all’Economia, Maurizio Leo, in una recente dichiarazione, anche se le modifiche effettive non entreranno in vigore fino al 2024.
Grazie a tagli compresi tra 1,8 e 3 miliardi di euro, già a dicembre la tredicesima potrebbe essere più consistente. I guadagni netti variano in base alla fascia di reddito: chi guadagna meno di 20.000 euro all’anno potrebbe ricevere una busta paga aumentata di 70 euro netti, mentre chi percepisce fino a 28.000 euro potrebbe ottenere una tredicesima con 120 euro in più. Secondo il giuslavorista Enzo De Fusco, i guadagni sarebbero ancora più alti per il ceto medio, con una tredicesima degni di 200 euro netti per chi guadagna fino a 35.000 euro l’anno, e 420 euro per gli stipendi fino a 50.000 euro all’anno.