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Palazzo Chigi su decreto PA: assunzioni dimezzate rispetto alla bozza

| 5 Aprile 2023 | ECONOMIA

Un rafforzamento a livello organizzativo delle amministrazioni che attuano il Pnrr oltre che della capacità amministrativa degli enti locali. Insieme ad una serie di assunzioni previste nei ministeri. Queste alcune delle misure che erano emerse nella bozza di decreto legge sulla P.a. e che, secondo prime indiscrezioni, avrebbe potuto approdare in Consiglio dei ministri giovedì. Ma che, probabilmente, non verrà discusso in quella giornata. Il testo è composto da 30 articoli.

Dopo l’anticipazione della bozza relativa al cosiddetto “Decreto assunzioni”, infatti, fonti di Palazzo Chigi hanno però precisato che le anticipazioni sul provvedimento costituiscono solamente “la mera sommatoria delle proposte avanzate dai singoli ministeri”.

Pertanto, in base a tali richieste, si sta lavorando su un approfondimento e su una verifica di fattibilità di sistema e di copertura finanziaria. E’ molto probabile, dunque, che a seguito di questa valutazione, i numeri e l’impatto risulteranno “fortemente ridimensionati”, hanno spiegato le fonti, sottolineando che il governo è impegnato a garantire la funzionalità delle amministrazioni in un quadro di equilibrio e di efficienza.

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Tra i contenuti della bozza di decreto si era parlato di circa 3mila assunzioni nella Pubblica amministrazione. Nello specifico 1.700 straordinarie e altre 1.000, fra il 2023 e il 2026, previste per le forze dell’ordine. Ma non solo, perché oltre un migliaio erano destinate ai Ministeri, considerando dirigenti, funzionari e assistenti. Nel dettaglio, 301 all’Interno, 11 alla Cultura, 20 alle Infrastrutture, 210 agli Esteri, 103 all’Agricoltura, 4 all’Ambiente, 4 a Università e ricerca, 2 al Ministero per imprese e made in Italy, 350 funzionari a quello del Lavoro, 142 al Turismo e 49 alla Salute.

La bozza emersa aveva previsto, inoltre, la stabilizzazione dei precari che hanno lavorato in Regioni, Province e Comuni per un minimo di tre anni. In particolare,  il decreto P.a. avrebbe introdotto alcune misure volte a rafforzare la capacità amministrativa degli enti locali. Tra queste, la possibilità per Regioni, Province e Comuni di procedere alla stabilizzazione, fino al 31 dicembre 2026, dei precari che abbiano superato i 36 mesi a tempo determinato, nei limiti della pianta organica e dopo aver superato un “colloquio selettivo”.

TAG: assunzioni, Decreto PA, lavoro, Palazzo Chigi
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