Ultimo atto del Mondiale in Qatar che vede contrapposte Argentina e Francia nella finalissima che vedrà finalmente una delle due squadre alzare la Coppa del Mondo. Nella splendida cornice del Lusail National Stadium, la Francia di Deschamps, gioca la sua terza finale di coppa del mondo, cercando di portarsi a casa il suo terzo trofeo mondiale davanti al l’Argentina di Scaloni che va a giocarsi la sua quinta finale di coppa del mondo cercando di portare a casa la terza coppa del mondo, che manca dal lontano 1986.
Si parte con un’ Argentina bella, forse la più bella Argentina vista in questo mondiale è proprio quella della finalissima di coppa del mondo. Messì, attacca, difende, imposta, le prende, le da ma non perde il ritmo della sua Albiceleste. Complici anche la betteria di centrocampo con De Paul portapalla e mediano di rottura, nella zona dove opera Rabiot, schiacciato dai carri armati argentini Fernandez e Mac Allister, quest’ultimo più volte pericoloso e che più volte ha annullato il francese Tchouameni. Griezman al suo ultimo mondiale con la sua Francia, rimane incollato al cerchio del centrocampo, cercando di trovare Giroud, coadiuvato dai cursori di fascia Mbappè e Dembele’.Niente da fare, primo tempo con l’Argentina in cattedra e la Francia che annaspa e cade al 23′, quando Messì trasforma un rigore assegnato dal polacco Marciniak per un fallo di Dembele’ su Di Maria.
Argentina in avanti, Francia che soccombe è subisce il secondo goal al 36′ con Di Maria che sugli sviluppi di un contropiede, infilza Lloris. Argentina al settimo cielo e Scaloni assapora il vantaggio e rimane incredulo, di fronte ad una Francia addormentata nel bosco. Nella ripresa, gli argentini gestiscono il doppio vantaggio, fin quando la gara non si riapre con un calcio di rigore, assegnato da Marciniak al minuto 80,complice un fallo di Otamendi, sul francese Kolo Muani. Due a uno, inizia la battaglia dei giganti e Mbappè prima si accende su un rigore trasformato da lui e poi si ripete, come nel Sole di Austerlitz, al minuto 81. La Francia c’è, Deschamps e Scaloni, sono pietrificati, i titani si sono liberati, da un lato Messì, dall’altro lemergente Mbappè.
Ai supplementari, ancora epica ed eterna battaglia, con Scaloni che prova Lautaro Martinez e Dybala, ma il protagonista è sempre e solo lui : Leo Messì che al 108′ porta l’Albiceleste in vantaggio con un tap in scaturito da una conclusione di Lautaro Martinez, respinta da Lloris. Tre a due, e si continua a combattere, fino all’allucinante pareggio della Francia. Marciniak al 118′ rileva un fallo di mano in area argentina e Mbappè dal dischetto è implacabile.
Calci di rigore – la tripletta di Mbappè per la Francia che lo consacra capocannoniere con otto reti, seguito dal rivale Messì che si ferma a sette reti – viene dimenticata da tutti e si parte proprio con Messì che non sbaglia dal dischetto. I francesi, sbagliano con Tchouameni e Coman, mentre gli argentini, vanno a rete con Dybala, Paredes e Montiel, inutile la rete di Kolo, così come farà solo statistica la rete iniziale di Mbappè. Quattro a due per l’Argentina che si laurea Campione del Mondo, dopo trentasei anni dall’ultima vittoria nel mondiale del Messico, nel 1986. Sipario su questo incredibile Mondiale, che vede quattro squadre nella galassia calcistica, dove a brillare è l’Argentina, che batte la cometa di nome Francia, con le stelle Croazia e Marocco che brillano di luce propria.