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Qatar 2022: il sogno più bello di questo mondiale, si chiama Marocco

| 7 Dicembre 2022 | SPORT

Un coraggioso e intraprendente Giappone porta la Croazia, nella sfida agli ottavi di finale, ai calci di rigore. L’esperienza dei croati, non è uguale a quella maturata dal calcio nipponico, sicuramente non stiamo parlando di una gara lunga soltanto novanta minuti. quindi; parlando di esperienza calcistica, la ridimensioneremo nei calci di rigore, fatali per il Giappone guidato dal ct Moryiasu, che prova subito l’ebrezza della sfida ai vicecampioni del mondo, con il goal di Maeda al 43′. Croazia, gelata, proprio il Giappone? Succede anche questo nel calcio, così come succede che Perisic ha notevoli risorse e può benissimo giocare da terzino sinistro e da esterno offensivo e al 55′ pareggia i conti. La sfida, si pianta in un incrollabile equilibrio, dove i nipponici, spiegano al calcio europeo di aver assimilato i principi base del contropiede, senza aver bisogno di giocolieri gettonati con il numero dieci alle spalle, al contrario, di una Croazia, attenta, lesta a chiudere gli spazi e pronta a pressare nella zona alta del campo. Gara equilibrata, anche nei minuti supplementari, con la stabilità di risultato che si ferma sull’uno a uno, fino ai calci di rigore. Yoshida e Takuma, sbagliano dal dischetto e lasciano che il portiere croato, Livakovic, diventi l’assoluto protagonista con due rigori parati e i quarti di finale, conquistati. Per i croati, sbaglia Livajia, ma segnano Pasalic, Vlasic e Brozovich. Il Brasile attende.

La Sud Korea, nulla può di fronte alla vena calcistica carioca. Manca la Torcida, manca l’estro e la magia do Reì, Pelè, manca la bolgia del Maracanà e la musica carioca, non mancano Neymar, assoluto e prezioso nel fornire ai verde oro, tutto il suo spessore tecnico e tattico. Korea che porta solo il nome di Paulo Bento, ct che sulle orme di Magellano è andato ad allenare le tigri asiatiche, con una pecca: quella di non aver capito, al di là dei tempi di gioco e di distanza tra un incontro e l’altro, che il Brasile, migliora di gara in gara e i denti a sciabola nulla possono, contro Vinicious al 7′ , Neynmar su rigore al 13′ Richarlison al 29′ e Paqaueta al 36′. Tuttavia, la Tigre lascia questo mondiale, raccontando in Korea di aver graffiato il Brasile nel deserto, grazie al goal di pregevole fattura di Pak Seung Ho al 76′. Brasile ai quarti con la Croazia.

Che bella la favola del Marocco. Che bravo il viola Amrabat e che mole di gioco ha mostrato il Marocco, di fronte all’invincibile armada spagnola. Il Marocco, riesce a trascinare la Spagna, fino ai rigori. Non sbagliano Hakimi, Zyech e Sabiri per il Marocco, mentre per le Furie Rosse, Busquets, Soler e Sarabia falliscono. Tre a zero per il Marocco e ai quarti si ritroverà alle prese con un devastante Portogallo.

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Cede di schianto la Svizzera, battuta sei a uno dal Portogallo. Ramos realizza una tripletta per i portoghesi al 17′, al 51′ e al 67′. Per i lusitani  c’è anche Pepe al 33′, Guerreiro al 55′  e Leao al 92′. Svizzera che porta in patria il suo ultimo goal di questo mondiale, siglato da Akanji al 58′.

TAG: Marocco, Mondiali Qatar 2022, Portogallo
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