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I Valzer dal popolo alla nobiltà

| 18 Novembre 2022 | CULTURA, MUSICA, TEATRO, TV

I Valzer sono sicuramente un inno alla gioia a cui ci si abbandona sognanti e carchi di vitalità. Gli antenati di questo favoloso volteggio sembra siano presenti in Europa già dal XII secolo e nel XV secolo in Germania come musica.

Le origini del Valzer si collocano in Austria e nel sud della Germania, intorno alla metà del 18. secolo, in forma ballabile e come composizione. Sembra che le sue origini inizialmente siano legate a una danza popolare e le possibili derivazioni associano il valzer al Ländler e l’Allemanda, per la somiglianza tra i balli. Per i francesi invece, nasce in Provenza con la volta, basata sempre sul volteggio.

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La parola valzer significa ballata in coppia, in tedesco walzen cioè volteggiare, rullare, ruotare rotolare, dal latino volvere. E si balla a ritmo ternario in coppia, motivo per cui viene all’epoca  ritenuto immorale e scandaloso. Tanto che in un manuale britannico sulle buone maniere viene categoricamente condannato e vietato alle giovani fanciulle nubili.

Nell’Ottocento diventa per la borghesia espressione di libertà e allegria, abbandonando le vecchie e noiose regole di ballo come il minuetto. Finalmente con la scusa del ballo i giovani si concedono un lungo e appassionato abbraccio travolti in un vortice musicale.

Con il Congresso di Vienna tra il 1814-1815 dopo la sconfitta di Napoleone, per ristabilire i vecchi equilibri, i partecipanti di circa 200 Stati si ritrovano nella città tra feste e balli, dilettandosi con il valzer. E proprio quest’occasione favorisce la sua diffusione, che supera l’Europa e abbraccia a ritmo di musica tutti i ceti sociali. Le sale da ballo in questi anni diventano il luogo ideale per i giovani dove dilettarsi nell’allegra e discutibile danza.

In Francia viene ufficializzato dall’austrica Maria Antonietta, regina e sposa di Luigi XVI che introduce il valzer legittimandolo e facendolo diventare un ballo di sala internazionale di corte.

Il Valzer appare con l’Aufforderung zum Tanz (1819) di Carl Maria von Weber, che ispira John Strauss padre e Joseph lanner, elevando una danza contadina a musica colta, con opere di successo, coinvolgenti e raffinate.

Johann Strauss (1825-1899), il “re del valzer”, compone molti balli, operette e soprattutto circa 200 valzer in un continuo volteggiare tra un ritmo lento, moderato e allegro.

In seguito i figli Johann e Joseph contribuirono a far conoscere questo genere diventando l’espressione Gioiosa di un’Epoca. Un successo inarrestabile, fino a farlo conoscere al resto d’Europa e anche in America, con i suoi tre quarti di tempo e diventando un aspetto centrale nell’operetta.

Le composizioni di Strauss padre tra le più importanti sono la Marcia di Radetzky,  in onore dell’omonimo generale.  E sarà il figlio maggiore Johann il miglior compositore della famiglia Strauss con 152 Valzer, 32 Quadriglie, marce e polke.

All’inizio del Novecento si affermano delle variazioni del valzer lento o inglese o hesitation e in America con il Boston moderato.

Dopo la Prima Guerra Mondiale, la magia del valzer subisce un arresto con la fine dell’Impero Austro-Ungarico, ma nel tempo ritorna a rallegrare come in passato. E ancora oggi, ogni anno si celebra il “Neujahrskonzert der Wiener Philharmoniker” (Concerto di Capodanno di Vienna), con le opere di Strauss e si conclude con il  valzer “An der schönen blauen Donau”.

L’affermazione del Valzer nei primi anni è stato un evento musicale rivoluzionario, che superato lo scandalo diventa un simbolo aristocratico. Da ballo proibito a musica raffinata e travolgente, in un efficace oblio di leggerezza, come lo stesso Goethe nei Dolori del giovane Werther descrive:

«Venne poi il momento del valzer, le coppie iniziarono a volteggiare come sfere celesti le une attorno alle altre […] Non mi sono mai sentito così sciolto, leggero: non ero più nemmeno un uomo. Avere tra le mie braccia la più adorabile delle creature, farsi travolgere con lei in un turbine, svelti come la saetta, e non percepire più nulla intorno a sé…».

TAG: Austria, ballo, COMPOSIZIONI MUSICALI, CONCERTO DI CAPODANNO, CONGRESSO DI VIENNA, CORTE AUSTRIACA, CORTE FRANCESE, danza, Europa, Francia, Germania, JOHN STRAUSS, MARIA ANTONIETTA, musica, opere, OPERETTE, origini, SALE DA BALLO, Storia, STRAUSS FAMIGLIA, VALZER, VALZER VIENNESI, Vienna, VOLTEGGIO
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