A fare gli onori di casa un commosso Amadeus. “O è l’età, dato che sto per compiere 60 anni, oppure è la presenza del pubblico: ci siete mancati tantissimo. Bentornati”, ha detto il conduttore e direttore artistico dando il via alla manifestazione.
A torso nudo, con i tatuaggi bene in vista, e pantaloni di pelle nera, Achille Lauro fa la sua comparsa sul palco dell’Ariston per aprire la gara dei Big con la sua Domenica insieme all’Harlem Gospel Choir. “Mi metto accanto a lui – scherza Amadeus – perché in questo momento fa audience”.
Abito lungo-bianco argento, una pioggia di ricami e cristalli swarovski, la scollatura senza spalline, Ornella Muti scende per la prima volta le scale dell’Ariston: è lei la co-conduttrice della prima serata del Festival di Sanremo. “La discesa era difficile, se puoi però la rifaccio”, dice ad Amadeus. “Sei stata bravissima”, la rassicura il direttore artistico.
L’emozione è contagiosa sul palco dell’Ariston. Entra in scena Gianni Morandi, che torna a Sanremo in gara dopo 22 anni e a dieci dall’esperienza da conduttore, e mostra segni di commozione sul volto quando viene accolto dall’applauso caloroso del pubblico. “Un mito della canzone italiana” lo definisce Amadeus, introducendo l’esibizione di Morandi sulle note di Apri tutte le porte, scritta per lui da Jovanotti e arrangiata da Mousse T. E alla fine grida ‘Fantasanremo’, per la felicità dei partecipanti al fantagioco dedicato al festival.
Al Festival di Sanremo – la prima serata e per le serate successive – le donne dell’orchestra vestono abiti da sposa della collezione Atelier Emé.
“Mi siete mancati, sono la vostra terza dose, sono il booster dell’intrattenimento”: Fiorello entra in scena dall’esterno dell’Ariston brandendo un termometro con cui misura la febbre agli spettatori, e fa immediatamente quello che gli riesce meglio, lo scalda pubblico e ironizza sull’amico Amadeus stalkerizzatore che lo ha marcato stretto per riaverlo all’Ariston.
“Non ti voglio vedere più, se non al funerale”, scherza lo showman. “Mi sento un pò Mattarella: neanche lui voleva tornare, aveva fatto i suoi piani, voleva fare The Voice Senior”, scherza Fiorello sul palco dell’Ariston e poi chiama l’applauso per il presidente della Repubblica. Fiorello ironizza anche su Draghi: “Ci voleva andare al Quirinale, aveva già preparato il discorso di fine anno a banche unificate”.
Da Vedrai vedrai a Disperato, da Com’è triste Venezia a Perdere l’amore: il medley di ‘brani tristi’ cantati a ritmo travolgente da Fiorello con la complicità della perfetta spalla Amadeus travolge l’Ariston. “E’ un periodo molto triste ma la tristezza va combattuta: c’è tristezza? E uno fa buonumore. Ci sono le canzoni tristissime? E uno le canta in maniera allegra”, è la ricetta dello showman, che coinvolge anche Amadeus e Stefano Coletta, direttore di Rai1, in un “bacio beneaugurante” con tanto di mascherina Ffp2 e labbra posticce, citazione del bacio che tempo fa stampò sulla bocca dell’allora direttore di Rai1 Fabrizio Del Noce. Gag di Fiorello sui no vax: alza il braccio, dice di sentire dolore e sottolinea: “Attenzione, è il vaccino, sono i poteri forti, è il grafene…”.
Il Festival di Sanremo, per voce di Amadeus, ricorda Tito Stagno. “Ci ha portato sulla Luna. Un gentiluomo, uno dei volti più amati. Il suo nome rimane legato allo sbarco sulla Luna, a edizioni storiche della Domenica Sportiva, a interviste importanti. Lo porteremo sempre nel cuore”, ha detto il conduttore e direttore artistico.
Ogni promessa è debito. E così Amadeus esce dall’Ariston per andare a prendere i Maneskin in albergo, come gli aveva detto convincendoli a tornare al festival dopo la vittoria dell’anno scorso. Guidando una golf car elettrica, Ama, vestito da chauffeur, ha portato i ragazzi in teatro guidando per le strade di Sanremo. La prima standing ovation di questa edizione del festival l’Ariston la tributa proprio ai Maneskin.
La band romana che dopo la vittoria di undici mesi fa è andata alla conquista del mondo ha riproposto Zitti e Buoni, con la quale hanno anche vinto l’Eurovision Song Contest. “A noi sembra l’altro ieri di essere stati su questo palco. È bellissimo, questa accoglienza è meravigliosa e lo rende ancora più speciale”, ha detto Damiano a nome di tutta la band.
Numero 6 nel ranking mondiale Atp, Matteo Berrettini si è preso l’applauso dell’Ariston: “Non hai sentito il mio battito cardiaco: grazie a tutti, questo è palcoscenico diverso per me, non ho la racchetta, non mi sento tanto a mio agio…”, sorride il tennista romano, elegante nello smoking. “Davanti a te – gli dice Amadeus – ci sono solo fuoriclasse come Djokovic, Federer, Nadal, ma prima o poi andranno in pensione”. E Berrettini: “Ci sto provando a batterli mentre sono ancora in tour”.
Agli Australian Open, dove è stato poi superato in semifinale da Rafa Nadal, “il pubblico non era così. Dopo quattro ore e passa di battaglia ho tirato fuori l’adrenalina, la cattiveria e ho usato l’energia per vincere la partita e questo credo che sia stato apprezzato”. Con la fidanzata Ajla si vedono “ai tornei, lei vive in Florida, io in Europa, la mia vita è sempre in giro”. Sul palco arriva Fiorello, che ha lavorato con papà Luca Berrettini e saluta tutta la famiglia del tennista in platea. Lo showman ricorda quando da ragazzino sognava di praticare questo sport (“ma mio padre mi disse: o mangiamo, o giochi a tennis”) e rivolge un appello a giovani: “Avvicinatevi a questo sport, oggi è diventato accessibile”.
In gara i primi 12 big: apre Achille Lauro con Harlem Gospel Choir ad aprire la prima serata. A seguire l’ordine di uscita prevede: Yuman, Noemi, Gianni Morandi, La Rappresentante di Lista, Michele Bravi, Massimo Ranieri, Mahmood & Blanco, Ana Mena, Rkomi, Dargen D’Amico, Giusy Ferreri.