È scontro tra Lega e M5S sul tema del Reddito di cittadinanza. Ad accendere le polemiche è stato il finanziamento del Reddito di cittadinanza (200 milioni per arrivare alla fine dell’anno) inserito nel Decreto fiscale approvato dal Cdm. I leghisti puntano il dito contro la scelta che è stata fatta, a loro dire, “levando risorse” ad altre misure (Reddito di emergenza, Ape sociale, congedi parentali).
È una decisione che il ministro per lo Sviluppo, Giancarlo Giorgetti, definisce “beffarda”, perché si sottraggono soldi a “chi ha lavorato duramente”. È “inaccettabile”, attacca, e chiede che si cambino le coperture. Dichiarazioni ritenute false dal M5s, i cui esponenti ribattono: “Glielo spieghiamo con un disegnino”.
I pentastellati spiegano che si tratta di uno spostamento di risorse “che non incide in alcun modo” sul funzionamento di quelle misure che erano state sovrastimate. Un concetto, questo, che avrebbe spiegato anche il ministro dell’Economia, Daniele Franco, ricordando che si tratta di “fondi in avanzo non utilizzati” spostati su altri capitoli.
Per Giorgetti “quello che alla Lega è sembrato inaccettabile è che la copertura finanziaria della norma sul finanziamento degli ultimi tre mesi del Reddito di cittadinanza era sbagliata”. Il ministro, continuando a criticare la scelta sul Reddito, ha poi aggiunto: “Auspico che la versione finale del decreto legge non contenga questa norma con 40 milioni di euro inutilizzati per i pensionamenti dei lavoratori precoci e cioè le persone che hanno iniziato a lavorare a 15 anni. Con 40 milioni dei lavori usuranti”. “Ho fatto notare che utilizzare” queste risorse per il Rdc, ha sottolineato ancora, “ era provocatorio. Le prendano da qualche altra parte, non da lì”.
Non si è fatta attendere la replica del M5S. “Mentre la viceministra Todde da 12 ore cerca di chiudere la più importante vertenza del Mise, il ministro Giorgetti è in vacanza a Varese, in campagna elettorale, a insultare i cittadini che vivono sotto soglia di povertà chiedendo di togliere loro il Reddito di cittadinanza“. “Che torni a Roma a lavorare”, incalzano fonti pentastellate. “È surreale”, aggiungono le stesse fonti, “che il ministro o presunto tale Giorgetti abbia scelto di andare in campagna elettorale a Varese disertando la vertenza Whirlpool”.