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Festival di Sanremo 2020: novità, date e artisti

| 20 Gennaio 2020 | MUSICA

Il settantesimo Festival di Sanremo si svolgerà al Teatro Ariston di Sanremo dal 4 all’8 febbraio 2020 e sarà condotto da Amadeus, che sarà anche il direttore artistico.

Manca poco all’inizio del tanto atteso Festival di Sanremo: la settantesima edizione sarà condotta da Amadeus, conduttore e direttore artistico,  con la partecipazione di diverse co-conduttrici nelle cinque serate: Monica Bellucci, Laura Chimenti, Antonella Clerici, Emma D’Aquino, Rula Jebreal, Diletta Leotta, Francesca Sofia Novello, Georgina Rodriguez, Sabrina Salerno, Alketa Vejsiu e Mara Venier. Tale edizione vedrà il ripristino della sezione Nuove Proposte che era stata eliminata nell’edizione precedente.

Questo Sanremo si presenta con diverse novità rispetto a quello precedente: Baglioni aveva cercato una sintonia con i nuovi suoni, l’indie e l’urban, il mondo delle piattaforme streaming; per questo Festival numero 70 Amadeus ha preferito la ricerca della melodia pop e una contemporaneità che guarda però a un pubblico più adulto e radiofonico. Ecco le canzoni che faranno da protagonista in questa edizione:

Anastasio – Rosso di rabbia

Racconto inteso e teatrale, lo sfogo di un personaggio che sente la sua rabbia disinnescata. Chitarre distorte

Achille Lauro – Me ne frego

Il rap è un ricordo lontano. Ancora chitarre per una storia dove lui continua a cascare nelle trappole di lei

Giordana Angi – Come mia madre

Di mamma ce n’è una sola, ma si fatica a distinguerla dalle altre. La voce graffia

Bugo e Morgan – Sincero

Un viaggio in coppia verso l’Inghilterra e uno nel tempo con destinazione anni Ottanta. Sogni, ambizioni a confronto con la sincerità

Diodato – Fai rumore

Delicatezza e fragilità, la voce più bella è la sua e sa dove appoggiarla quando ci racconta di una storia dove non si riesce a parlare, forse nemmeno per dire basta

Elodie – Andromeda

Empowerment femminile con le firme, vincitrici lo scorso anno, di Mahmood e Dario Faini

Francesco Gabbani – Viceversa

Le parole giocano con gli opposti, il fischio del ritornello mette allegria

Irene Grandi – Finalmente io

Seduta di analisi con il dottor vasco (che firma, con Curreri e altri il brano) per rimettere in bolla vita e carriera

Raphael Gualazzi – Carioca

Un pianoforte in viaggio verso Cuba, fiati tropicali, un mondo nuovo dove Raphael non è pienamente a proprio agio

Paolo Jannacci – Voglio parlarti adesso

Dedicata alla figlia, punta all’eleganza ma si perde nel già sentito

Junior Cally – No Grazie

Il rapper mascherato se la prende coi populisti e manda frecciatine a Salvini (odio il razzista/ che pensa al Paese/ ma è meglio il mojito) e Renzi (il liberista di centro sinistra/ che perde partite/ e rifonda il partito)

Le Vibrazioni – Dov’è

La strofa è faticosa, ma il ritornello trascina e ripete il titolo, come un mantra, per un totale di 50 volte

Levante – Tikibombom

Non è il titolo di Elettra Lamborghini, ma il ritmo da non seguire per evitare l’omologazione. Lettera sul bello della diversità

Marco Masini – Il confronto

Il cantautore si mette al piano e allo specchio e guardandosi alle spalle finisce per accettare quello che è stato

Enrico Nigiotti – Baciami adesso

L’inverno, il cielo, buio, i baci… Banalità per voce e chitarra

Rita Pavone – Niente (Resilienza 74)

Si può fare i Giamburrasca a 74 anni? Secondo lei sì. La strofa sembra funzionare, arriva il ritornello e crolla tutto

Piero Pelù – Gigante

Chitarre e synth per il nipotino di nonno Pelù. Il ritornello fa un po’ sigla dei cartoni animati

Pinguini Tattici Nucleari – Ringo Starr

Scanzonati e freschi in chiave funk, il bello di essere Ringo in un mondo di Paul e John

Rancore – Eden

L’umanità ha peso il Paradiso Terrestre e il ta-ta-ta degli spari ci spiega bene come e perché

Riki – Lo sappiamo entrambi

L’amore poco prima di dirsi che è finita, ballad romantica dove l’unico guizzo è il vocoder

Tosca – Ho amato tutto

La voce non basta. Voli che svaniscono nel blu, respirare il respiro dell’amore, una raccolta dei luoghi comuni.

Alberto Urso – Il sole ad est

Classica romanza per mettere in mostra la voce tenorile. L’amore è la guida della navigazione che guarda al sorgere del sole

Elettra Lamborghini – Musica (e il resto scompare)

Una scena di sesso esilarante, lui che la chiama con il nome di un’altra e lei che sembra parecchio annoiata: premio al testo più fresco e cialtrone. Eh sì, è un reggaeton (purtroppo)

Michele Zarrillo – Nell’estasi o nel fango

Parte acustica, fa un passaggio in discoteca e si incarta in un terzo momento.

TAG: Festival di Sanremo, Sanremo 2020
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