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Reddito di cittadinanza, INPS: 1.400.000 domande pervenute

| 23 Luglio 2019 | POLITICA
Reddito di Cittadinanza

Il Reddito di Cittadinanza ha oltrepassato quota 1.000.000.

Infatti l’INPS ha ricevuto ben 1.400.000 domande per ottenere il Reddito. Di questo milione e quattrocentomila, ne sono state accolte (secondo dati INPS 22 luglio 2019) 895.220.

Le regioni italiane dalle quali sono pervenute più domande per richiedere il Reddito in assoluto sono la Campania e la Sicilia ed, in generale, le regioni del sud Italia.

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Leggi i requisiti per ottenere il Reddito di Cittadinanza INPS.

Alla luce di questi dati è sbagliata l’affermazione: “Al sud hanno meno voglia di lavorare”. Semmai, è più probabile che nel meridione del nostro paese l’apparato economico non sia poi così sviluppato com’è al nord.

Reddito di Cittadinanza, PD e Forza Italia contrari

Il Reddito di Cittadinanza è un provvedimento legislativo fortemente voluto dal Movimento Cinque Stelle: nella sostanza mira a sradicare il fenomeno della povertà. Se si possiedono determinati requisiti economici (ISEE, ISE, etc.) è possibile usufruire di un mini stipendio mensile.

I buoni propositi di questo provvedimento di lotta alla povertà hanno però dovuto fare i conti con il pensiero politico degli altri partiti. Molti lo hanno definito come provvedimento paternalista e altri avrebbero preferito misure di incentivazione agli investimenti (che sarebbero poi il vero motore dell’economia).

Leggi anche: Grande Nord, no al Reddito

I furbetti del Reddito di Cittadinanza

Negli articoli di quotidiani locali, anche online, è capitato di leggere notizie relative ad imprenditori che si lamentavano di non riuscire a trovare manodopera, la quale avrebbe preferito percepire il Reddito, piuttosto che lavorare.

E non sono stati poco frequenti i cosiddetti furbetti del Reddito: lavorare a nero e percepire il Reddito di Cittadinanza è un’alternativa praticabile, sebbene poi si vada incontro a sanzioni e a pene di ogni sorta. Meglio evitare perché si commette un reato…

Ma evidentemente le sanzioni attuali non bastano a scoraggiare quelli che decidono di integrare il proprio lavoro abusivo con un assegno mensile reddito di cittadinanza.

Sarebbe meglio chiedersi, quindi, come si previene la povertà, non come la si può nascondere.

TAG: domande, inps, Reddito di cittadinanza
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