
Nella notte tra venerdì 12 e sabato 13 ottobre è scoppiata una bomba carta nella sede locale della Lega di Ala, in provincia di Trento. Ala è un comune di circa 8.900 abitanti situato a circa 40 km a sud del capoluogo della Provincia Autonoma.
La deflagrazione, che sarebbe avvenuta attorno alle due di sabato notte, ha mandato in mille frantumi la vetrina della sede della Lega, situata al piano terra di un palazzo in cui risiedono anche due famiglie. L’esplosione ha svegliato all’improvviso gli abitanti della zona che terrorizzati si sono immediatamente chiesti cosa fosse successo, provvedendo a chiamare il numero di emergenza delle forze dell’ordine. Fortunatamente non ci sono stati feriti. Le autorità accorse sul luogo dell’esplosione hanno appurato che l’edificio non ha subito danni strutturali. La bomba carta, di produzione artigianale, non aveva una potenza tale da danneggiare significativamente l’edificio. Sul marciapiede di fronte alla vetrina della sede è stata fatta una scritta: “ancora fischia il vento”. Probabilmente, non è sbagliato ipotizzare che gli autori dell’attentato considerino il ministro dell’interno Matteo Salvini un fascista. Eppure proprio loro ricorrono a pratiche intimidatorie di terrorismo politico permettendosi oltretutto di utilizzare in modo indegno un motto della Resistenza. Chi è quindi il vero fascista? Gli estremismi e l’uso della violenza in politica sono sempre da rinnegare, indipendentemente dal colore.
Tempo e luogo dell’attentato non sono casuali. Ieri Salvini si è recato in diversi comuni trentini per un tour elettorale in vista delle elezioni di domenica prossima, e Ala era proprio una delle tappe di questo tour. Domenica 21 ottobre si terranno le elezioni nelle provincie autonome di Trento e Bolzano. In Trentino, gli elettori voteranno sia il presidente della provincia sia il consiglio provinciale mentre in Alto Adige i cittadini voteranno solo per il consiglio provinciale il quale in un secondo momento eleggerà il presidente. Maurizio Fugatti della Lega è il candidato della coalizione di centro-destra per la presidenza della Provincia Autonoma di Trento. Alla coalizione partecipano anche Forza Italia, Fratelli d’Italia e diverse liste civiche. Alle elezioni politiche dello scorso 4 marzo la Lega ha ottenuto il miglior risultato della sua storia mentre il Partito Democratico, che ha avuto per diversi anni nel Trentino – Alto Adige una delle sue roccaforti, ha diminuito i suoi consensi rispetto al 2013.
Ieri pomeriggio Salvini ha fatto visita alla sede di Ala colpita dall’attentato dinamitardo. “Poco fa dalla sede della Lega di Ala, colpita stanotte dalle bombe “anarchiche”. Se pensano di spaventarci con queste vigliaccate si sbagliano di grosso, il Trentino non si ferma, non ha paura” si legge in un post pubblicato sulla pagina Twitter del ministro dell’interno. “Spero che gli attentatori passino un pò di tempo in galera. A me piace chi ha le idee diverse dalle mie purché le esprima rispettosamente. Chi muove la mani, prende a calci o tira bombe non è un anarchico ma un cretino, un delinquente che merita di farsi qualche giorno in galera” ha affermato Salvini in un’intervista. “Dal nostro punto di vista un Trentino più sicuro passa anche attraverso la chiusura di alcuni centri sociali che portano poco allo sviluppo della realtà locale” ha aggiunto il ministro.
Secondo Salvini l’attentato sarebbe stato condotto da persone appartenenti a centri sociali anarchici della zona. Tuttavia, secondo quanto riporta La Repubblica, il procuratore della Repubblica di Trento Sandro Raimondi avrebbe dichiarato che “nessuna persona è stata al momento né fermata né identificata nell’ambito delle indagini sull’episodio di Ala”. Ad ogni modo, il coinvolgimento di gruppi anarchici o comunque legati all’estrema sinistra risulta molto probabile.