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Rocco Casalino shock: manca di rispetto in modo vergognoso alle vittime di Genova

| 2 Ottobre 2018 | IL FORMAT, POLITICA

Di recente Rocco Casalino, portavoce del presidente del consiglio Giuseppe Conte e capo dell’ufficio stampa di Palazzo Chigi, è salito agli onori della cronaca. Anzi, disonori. Inizialmente si è parlato di Casalino per via del suo lauto stipendio che è maggiore di quello del premier Conte. L’ex concorrente del Grande Fratello giustificò così la sua alta paga: “ho responsabilità enormi, nelle mie mani c’è la comunicazione di Palazzo Chigi. Dirigo una trentina di persone, sono reperibile giorno e notte, sette giorni su sette, lavoro 13-14 ore al giorno. Sempre”.

Insomma, uno stacanovista della comunicazione politica il cui unico interesse nella vita sembrerebbe essere quello di svolgere al meglio il suo lavoro. Peccato che la realtà sia ben diversa da quanto abbia dichiarato il portavoce. Casalino ha già dimostrato di non essere un persona professionale. Una decina di giorni fa, in un messaggio audio fatto trapelare da La Repubblica, il portavoce affermò che se non venivano trovati in tempo i soldi necessari alla manovra finanziaria “il 2019 verrà dedicato soltanto a far fuori quei pezzi di m**** del Mef”. A parte che il portavoce del presidente del consiglio dovrebbe pensare a fare unicamente il suo lavoro senza esprimere opinioni riguardo questioni che non sono di sua competenza, il fatto che Casalino abbia delegittimato con un linguaggio scurrile uno dei dicasteri chiave del governo di cui lui stesso è parte, seppur senza ricoprire un ruolo ministeriale, è demenziale. Come darsi una bella mazzata forte sui piedi.

Ma il messaggio audio contro i tecnici del Mef non è niente in confronto a quello che è trapelato ieri. Che Casalino fosse una persona priva di qualsiasi requisito di professionalità lo si era già capito, ma che fosse così sfacciato da mancare di rispetto alle vittime della tragedia del ponte di Genova non ce lo aspettavamo. Di seguito il testo del messaggio vocale di Casalino pubblicato ieri da Il Giornale e risalente al 17 agosto scorso, appena tre giorni dopo la tragedia.

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“Ragazzi ( i giornalisti che chiedono notizie all’ufficio stampa di Palazzo Chigi, nda) chiamate una volta dopodiché semmai io vi richiamo, oppure mi scrivete una cosa e se ho qualcosa da dirvi ve la dico. Perché io pure c’ho diritto a farmi magari due giorni (di vacanza, nda) no? Già mi è saltato Ferragosto, Santo Stefano, Santo Rocco, Santo Cristo. Mi chiamate come i pazzi, datevi una calmata, tutti cento volte mi state chiamando. Una volta, poi semmai mi mandate un messaggio e nel caso vi rispondo. Basta. Ragazzi non mi stressate la vita!”

Incredulità e vergogna. Queste sono le prime parole che vengono in mente per commentare l’audio di Casalino. Il portavoce del premier fa la vittima perché a causa del crollo del ponte di Genova gli sono saltate le tanto agognate ferie di Ferragosto. E chi il 14 agosto stava attraversando quel maledetto ponte cosa dovrebbe dire? Cosa dovrebbero dire le 43 vittime di quella incomprensibile tragedia e le centinaia di persone che rimangono tutt’ora sfollate? Alcuni dei morti del crollo stavano proprio viaggiando verso la meta delle loro vacanze. Chi invece lavorava stava per concludere l’ultima faticosa giornata prima di Ferragosto. Ma hanno avuto la sfortuna di trovarsi al momento sbagliato nel posto sbagliato e ora non ci sono più.

Una delle più grandi città d’Italia è stata messa in ginocchio. 43 persone hanno perso la vita in quella tragedia. Casalino invece ha perso le vacanze e fa la vittima. “Basta” dice. “Non mi stressate la vita!” rimarca. La mole di lavoro inaspettata dovuta all’emergenza del crollo del ponte Morandi è troppo eccessiva? Casalino preferirebbe essere in ferie piuttosto che fare il suo lavoro per contribuire a fronteggiare un’emergenza nazionale? Che si dimetta! Dov’è il problema? Ci sono decine di pretendenti infinitamente più competenti, professionali e rispettosi che meriterebbero di ricoprire il posto di portavoce molto più di lui. In questa vicenda la politica non c’entra nulla sia chiaro. Qui si tratta di portare rispetto verso una tragedia nazionale che ha fatto decine di morti. Che Casalino si sia sfogato per via del comportamento insistente di alcuni giornalisti è comprensibile sotto certi aspetti, sebbene sia strano che un fiero e autoproclamato lavoratore di ferro come lui si lamenti per gli straordinari. Ma giustificare questa frustrazione ponendosi come la povera vittima della situazione mentre delle persone hanno perso la vita è inaccettabile. Il portavoce aveva già mostrato di non essere una persona professionale ma adesso ha manifestato anche tutta la sua mancanza di rispetto e sfacciataggine. La condotta di Rocco Casalino è inaccettabile. Le dimissioni in questo caso sono il minimo sindacale.

Ma ciò che forse fa ancora più rabbia è vedere i vertici del Movimento 5 Stelle che lo giustificano invece di rinnegarlo e costringerlo alle dimissioni. Il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Danilo Toninelli ha liquidato la questione dicendo che “degli audio rubati me ne frego altamente”. Toninelli se ne frega altamente anche dell’indignazione che milioni di italiani stanno provando per le parole di Casalino e per la reazione dei vertici del partito? Il Movimento 5 Stelle perderà davvero tanta credibilità se continua a difendere a spada tratta il capo della comunicazione di Palazzo Chigi. Poi c’è il commento di Di Maio che è ancora peggio. Per il capo politico del Movimento 5 Stelle la questione è chiusa perché il portavoce “ha chiesto scusa”. Davvero basta chiedere scusa per rimediare a una vergogna del genere? Se Di Maio ne è convinto, contento lui. Sappia almeno che tantissimi italiani non la pensano allo stesso modo.

A proposito, ecco le scuse di Casalino. “Sento il dovere di chiedere scusa per l’effetto prodotto da un mio audio privato finito sui giornali. Nelle mie parole non c’è mai stata la volontà di offendere le vittime di Genova. Offende, invece, l’uso strumentale che alcuni giornali stanno facendo di questa tragedia”. Caro Rocco, è inutile che ci provi. La frittata l’hai fatta. Fai un favore a te stesso e al governo e dimettiti. Guarda che fare il portavoce ti stressa la vita e questo non ti fa bene. Dimettiti. Fallo almeno per la tua salute.

TAG: 14 agosto, crollo Ponte Morandi, Genova, Luigi Di Maio, messaggio audio, Movimento 5 Stelle, Palazzo Chigi, Ponte Morandi, portavoce, Presidente del Consiglio, Rocco Casalino, ufficio stampa
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