Chi di voi non ha sentito negli ultimi dieci anni almeno una volta nella sua vita parlare di “Hacker“, credo tutti ormai, ma cos’è un Hacker? In pochi hanno le idee chiare… ; un hacker non è necessariamente un “maestro dell’informatica” anzi, più che conoscitore della materia è uno “smanettone“, uno di quelli che, rapito dalla curiosità e accecato dalla smania di protagonismo, supera le conoscenze di un normale
operatore; il suo scopo è quello di poter spiare, rubare un’identità, controllare e/o distruggere documenti, foto, archivi importanti e informazioni private altrui, in altri casi, solo per il piacere di penetrare in altri sistemi informatici sfruttando le falle di sicurezza di questi. Un parassita del sistema è in grado di entrare (spesso anche solo tramite una mail che riporta un Link o un allegato), nel sistema di un altro individuo, prendendone in breve tempo il comando tramite un “Key Logger” (file in grado di registrare i tasti digitati), uno screen shot (foto del nostro desktop) e altro ancora.
Esistono due tipologie di “Hacker“, gli Hacker e i Lamer e spesso vengono confusi; i primi, hanno notevoli conoscenze di alcuni settori dell’informatica e, in particolare, del linguaggio macchina. Gli Hacker per la maggior parte dei casi, aspirano a prendere il comando di macchine e sistemi in remoto; i secondi invece, sono individui che conoscono bene la parte hardware, sfruttano codici precompilati e software malevoli o corretti intenzionalmente per altri scopi con i quali, spesso danneggiano anche in
modo permanente altri PC. Ma perché si sceglie di diventare “Hacker” o “Lamer“? Per i più svariati motivi, uno tra i più comuni è la voglia di misurarsi con gli altri, un vero e proprio talento incompreso insomma! La legge è sempre la stessa ed è riportata perfettamente già nel film “Hacker” del 1995… “Sfida il più bravo e sarai suo
schiavo“, nel tempo, questa mania di protagonismo si è evoluta nello spionaggio e a pari passo, il grande schermo ce lo ha riproposto in chiave cinematografica con il capolavoro diretto da Richard Loncraine “Firewall” del 2006, dove la figura dell’Hacker, diventa più pericolosa perché la società ha puntato ormai tutto sulle nuove tecnologie. Le prime a capire
l’importanza della figura dell’Hacker sono state le grandi Multinazionali che hanno ingaggiato “spioni informatici” per anticipare le mosse sul mercato delle antagoniste. Nessun Sito oggi, sembrerebbe del tutto inviolabile a quanto pare, anche social e siti Web dichiarati sicurissimi hanno subito attacchi e furti dati da hacker, tra i siti e i sistemi
informatici dichiarati impenetrabili ricordiamo il “Pentagono“, attaccato da un manipolo di hacker nel 2007. Una cosa è certa, nessun sistema operativo è sicuro, nessuna rete informatica è inviolabile, (questo vale anche per gli smartphone e gli Iphone che qualcuno crede siano in grado di sostituire i PC in tutto e per tutto, confondendo la praticità con la capacità e l’affidabilità).
Alcune semplici regole per evitare inutili rischi: