Lo stupro di Firenze

Sono ancora in corso le indagini riguardo il grave episodio delle due studentesse americane stuprate a Firenze. Un fatto di inaudita gravità per l’ennesimo esecrando episodio di stupro, ed altrettanto grave se a commettere il fatto fossero coinvolti due carabinieri in servizio, come raccontano le due donne che, va comunque tenuto presente, avevano fumato cannabis e avevano bevuto, in altre parole erano fatte, strafatte, ubriache.

La versione dei fatti, stando al racconto delle due ragazze, è ormai nota: i due carabinieri erano intervenuti nella notte tra il 6 e il 7 settembre in una nota discoteca fiorentina a seguito della telefonata del titolare del locale, fatta per sedare l’inizio di una rissa; i due militari avrebbero poi riaccompagnato a casa le due studentesse, ubriache e barcollanti. La violenza, secondo la versione delle vittime, si sarebbe consumata nell’androne del palazzo ed in ascensore; in mattinata la telefonata al 113, quindi l’intervento della polizia.

“Prendiamo queste accuse molto seriamente” fa sapere il dipartimento di Stato Usa; il ministro della Difesa Roberta Pinotti parla di “inaudita gravità” se venissero confermate le versioni delle due ragazze e la responsabilità dei carabinieri.

Secondo un ultimo aggiornamento, pare che uno dei militari abbia parlato di rapporto consenziente. C’è da stabilire infatti se i rapporti sessuali recenti, che sono emersi dalle analisi mediche, siano da ricondurre alla presunta violenza che, ricordiamolo, viene raccontata da due persone comunque fatte ed ubriache; certo, il loro stato di non lucidità non giustificherebbe nessun atto violento, ma bisogna per l’appunto appurare se violenza c’è stata oppure no.

Ad esempio, è curioso che nessuno abbia sentito le urla delle due vittime. In realtà non ci sono state urla perché, stando alle dichiarazioni di una di loro, “non abbiamo urlato per paura”. E’ curioso poi che le due ragazze avessero un’assicurazione che prevede una copertura in caso di stupro, polizza smentita dal loro legale, ma che invece pare esservi a tutti gli effetti.

Si attendono ora i risultati degli esami del dna, ma soprattutto si vuole, e auspichiamo che ciò avvenga subito, chiarire quanto di violento ci sia stato in tutta questa brutta vicenda.