La nostra bellissima Capitale è teatro di scontro politico tra pentastellati e piddini; causa del contendere? La “monnezza”.
Se i primi stemperano tensione col vecchio adagio “chi sporca pulisce”, i secondi giallo vestiti si armano di secchi e vanno a far finta di risolvere gli atavici problemi della città.
Ci siamo chiesti se #magliettegialle fosse un richiamo nostalgico a Legambiente o una scelta estetica per evidenziare l’abbronzatura.
Poi, leggendo la cronaca, abbiamo sciolto ogni dubbio: giallo è il colore dei polizieschi e questo è il clima che circonda l’evento. Riusciranno i grillini a pulire in tempo i siti prescelti? Se verranno accuratamente celati fino all’ultimo momento, l’impresa diverrà ardua
E i prodi pulitori ce la faranno a sporcarli prima che le telecamere immortalino la loro immane fatica?
La trama si fa interessante ed il maggiordomo sente il fiato sul collo.
Tutto questo ha un regista. Lui, Matteo, quello che è tornato ed ha un disperato bisogno di far dimenticare i precedenti insuccessi promuovendo iniziative tanto appassionanti.
La domenica romana si svolge tranquilla, i paladini Dem di alto rango si armano di ramazza e scopano. Pure Orfini e Giachetti potranno vantarsene. Dal web gli stellati ironizzano e si accaldano a dimostrare che il problema rifiuti non esiste, è un complotto ed i frigoriferi sono complici.
Insomma, un film comico se non fosse tragico. Utilità zero ma, signora mia, quanto erano carini i minions capitolini!
Roma, caput mundi. O, forse, Roma kaputt.