Il tribunale di Sorveglianza di Milano ha emesso la sua decisione riguardo al caso di Alberto Genovese, noto imprenditore nel settore delle startup, stabilendo che dovrà continuare a scontare la sua pena nel carcere di Bollate. La richiesta della difesa, rappresentata dagli avvocati Antonella Calcaterra, Salvatore Scuto e Davide Ferrari, di consentire a Genovese di seguire un percorso di recupero in una struttura terapeutica, è stata respinta.
Questa decisione si basa sulla valutazione psichiatrica ordinata per analizzare la criminogenesi, cioè l’insieme di tendenze di origine genetica o ambientale che possono spingere una persona a commettere atti antisociali.
Genovese, che deve ancora scontare una pena di meno di quattro anni, si troverà a dover affrontare nelle prossime settimane una nuova udienza preliminare relativa a un altro filone di indagine per violenze sessuali.