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Marocco sotto scosse: 2.122 vittime nel terremoto, polemiche sul ritardo degli aiuti Internazionali

| 11 Settembre 2023 | CRONACA

Il Marocco è stato colpito da un sisma di magnitudo 6,8 venerdì sera, un evento che ha segnato la storia del Paese con una devastazione senza precedenti. Il bilancio delle vittime, purtroppo, continua a salire e si attesta ora a 2.122 persone perse, mentre il numero dei feriti è di 2.421. Le Nazioni Unite stimano che almeno 300.000 individui siano stati direttamente colpiti da questa tragedia.

Il Re Mohammed VI ha reagito immediatamente alla tragedia, ordinando tre giorni di lutto nazionale e solenni preghiere in tutte le moschee del Paese. Per affrontare l’emergenza, sono state mobilitate unità speciali dell’esercito, dimostrando la determinazione del governo a fornire assistenza in un momento così critico.

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Tuttavia, sorgono polemiche in quanto Rabat sembra esitare nel chiedere aiuti internazionali. Le prime ore dopo un evento sismico sono cruciali per estrarre i sopravvissuti dalle macerie, eppure solo un team di 56 soccorritori spagnoli e un altro proveniente da Nizza, in Francia, ha iniziato ad operare sul campo. La Germania ha addirittura messo a disposizione un team di 50 persone, ma sono state rimandate a casa.

Solo in serata il governo marocchino ha annunciato l’accettazione dell’aiuto da parte di quattro paesi, tra cui la Gran Bretagna, oltre a Spagna, Emirati Arabi Uniti e Qatar. Nel frattempo, numerosi paesi, compresa l’Italia, hanno offerto il loro cordoglio e supporto, mostrando una solidarietà internazionale di fronte a questa catastrofe.

Dagli aeroporti europei si registra un flusso di turisti che rientrano dal Marocco. Tuttavia, alcuni hanno scelto di restare nel Paese per offrire il loro aiuto o donare sangue, dimostrando una generosità straordinaria in tempi di avversità. La Francia, con forti legami storici con il Marocco, ha confermato che quattro cittadini francesi sono tra le vittime, mentre quindici sono i connazionali feriti. Non ci sono al momento notizie di altre vittime straniere.

Dal Vietnam, dove si trova in visita ufficiale, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha espresso il cordoglio del suo Paese e offerto assistenza. Anche Papa Francesco, durante l’Angelus, ha invitato i fedeli a pregare per il Marocco, ricordando la sua visita nel 2019. Nonostante il terremoto di Agadir nel 1960 avesse spinto il Marocco a implementare norme antisismiche, molte zone rurali ancora non le rispettano, sottolineando la necessità di rafforzare le misure di sicurezza in queste aree.

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