
Tragedia sulle montagne del Trentino: un base jumper inglese è morto dopo essere precipitato fino a schiantarsi a terra lungo un pendio, circa 400 metri più a valle della zona del decollo, in Val Trementina, a una quota di circa 1.400 metri.
Immediati sono stati i soccorsi grazie all’intervento dell’elicottero che è volato a Fai della Paganella per imbarcare a bordo un tecnico del Soccorso Alpino, indispensabile per le operazioni in quel luogo. In pochi minuti sono arrivati i sanitari sul posto che non hanno potuto far altro che recuperare la salma e constatarne il decesso a seguito della caduta.
A far scattare l’allarme è stato un altro base jumper che ha assistito a tutta la drammatica scena.
Il base jumping (graficamente anche B.A.S.E. Jumping) è uno sport estremo che consiste nel lanciarsi nel vuoto da varie superfici, rilievi naturali, edifici o ponti, e atterrare mediante un paracadute.
A causa dell’elevata pericolosità di questo sport, molti paesi hanno dichiarato illegale questa attività; le morti causate dal base jumping tra il 1981 e la fine del 2019 sono stimate in 382, ma molti base jumper ritengono che siano anche di più.
Tuttavia, da quando hanno iniziato a diffondersi le tute alari, la disciplina ha aumentato sensibilmente il livello di sicurezza, aumentando la distanza dai possibili ostacoli.