Ritrovato il corpo di Giulia Tramontano: fermato il fidanzato per omicidio

I fortissimi sospetti erano già cominciati nel pomeriggio e le conferme sono arrivate questa notte: è morta Giulia Tramontano, la ragazza 29enne di Senago al 7 mese di gravidanza, la cui scomparsa era stata denunciata dal suo fidanzato convivente. Ed è stato proprio il suo fidanzato A.I., poco dopo la mezzanotte, ad indicare dove fosse nascosto il corpo esanime di Giulia. Il reo confesso lo ha abbandonato in un’area verde non molto lontana da Via Monte Rosa a Senago stesso. A. I. già da ieri pomeriggio era ufficialmente indagato per omicidio volontario aggravato, occultamento cadavere e interruzione di gravidanza non consensuale. La procura era arrivata a formulare queste accuse dopo che il prelevamento degli indumenti di Giulia dall’appartamento in cui convivevano ma sopratutto dopo aver analizzato la Volkswagen del compagno/barman di Giulia e le tracce biologiche trovate con il luminol – verosimilmente sangue – che avevano convinto gli inquirenti a contestare l’omicidio.
Nella notte la svolta: messo alle strette A.I. ha confessato l’omicidio e accompagnato i militari a ritrovare il corpo sulla cui ricerca da giorni erano impegnati Vigili del Fuoco, elicotteri, scientifica, militari e protezione civile.

Il perché dell’omicidio di Giulia Tramontano

Secondo una prima ricostruzione, la 29enne di Senago, originaria della provincia di Napoli, poche ore prima della scomparsa aveva scoperto che il suo compagno A. I., intratteneva una relazione con un’altra donna. Sabato sera, dopo la serie di scoperte, Giulia aveva scritto alla sorella e alla madre un eloquente: “Sono turbata, vado a dormire“.

A denunciare la sparizione della vittima era stato proprio il fidanzato, 30 anni barman, che davanti ai carabinieri aveva sostenuto di non aver trovato più in casa la compagna Giulia al suo rientro da lavoro. Secondo il suo racconto, la ragazza avrebbe preso 500 euro in contanti, alcuni documenti – tra cui il passaporto – e si sarebbe allontanata a piedi. Gli inquirenti avevano però subito notato delle contraddizioni nel suo racconto fino alla svolta finale.