
Una colonna di fumo nero, preceduta da alcuni forti rumori, si è alzata in cielo intorno alle 14.30 di martedì 30 novembre. Si è trattato di alcune esplosioni nella raffineria Eni di Stagno, Collesalvetti (Livorno).
L’impianto era in manutenzione e probabilmente erano ancora presenti residui di idrocarburi che hanno preso fuoco.
L’incendio alla raffineria Eni di Stagno ha coinvolto l’impianto ‘forno hot oil’ all’interno dello stabilimento. Lo riferiscono i vigili del fuoco, aggiungendo che “l’incendio è stato estinto”.
Non risultano persone coinvolte nell’esplosione alla raffineria livornese.
La conferma arriva dal sindaco di Livorno Luca Salvetti, andato sul posto: “Ho parlato con il direttore dello stabilimento. Al momento non risultano persone coinvolte nell’incendio di un impianto in manutenzione. Nel frattempo sembra che i vigili del fuoco siano riusciti a domare le fiamme”.
Subito dopo l’esplosione, dalle 14:30 squadre di vigili del fuoco di Pisa, Lucca e Firenze sono intervenute per spegnere le fiamme ed evitare eventuali nuovi incendi.
“Seguiamo con attenzione l’evolversi della situazione. Abbiamo appreso che l’incendio è stato spento. Comunque il monitoraggio della sala operativa della Protezione civile regionale resta costante e le nostre strutture rimangono in contatto con tutti gli organismi e le autorità competenti”. Sono queste le prime parole del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani dopo aver appreso la notizia dell’incendio.
Durante l’intervento alla raffineria, la Protezione civile del Comune di Livorno, a livello precauzionale, aveva invitato la cittadinanza a tenere le finestre chiuse.
Contestualmente era stata data la possibilità di anticipare l’uscita degli alunni da scuola. Nelle scuole di Stagno, hanno spiegato dall’amministrazione comunale, visto il boato simile a una scossa di terremoto era stato attivato immediatamente il piano di emergenza ed erano state adottate tutte le misure previste in caso di emergenza sismica.
La viabilità stradale nella zona è stata ripristinata.