
Alla cena dei leader il presidente del Consiglio europeo Charles Michel non ha presentato una nuova proposta perché non è stato ancora trovato un accordo sulla dotazione dei sussidi per il Recovery Fund.
Per i Frugali (Olanda, Svezia, Danimarca, Austria) e Finlandia la linea rossa sono 350 miliardi, mentre per Italia, Spagna, Francia, Germania e molti altri Paesi l’asticella si ferma a 400 miliardi.
Si apprende da fonti diplomatiche europee, che spiegano: una sforbiciata a 350 miliardi significherebbe tagli a transizione verde, digitale, investimenti. La discussione prosegue ma per il momento Michel non può proporre una cifra.
“Vi state illudendo che la partita non vi riguardi o vi riguarda solo in parte. In realtà se lasciamo che il mercato unico venga distrutto tu forse sarai eroe in patria per qualche giorno, ma dopo qualche settimana sarai chiamato a rispondere pubblicamente davanti a tutti i cittadini europei per avere compromesso una adeguata ed efficace reazione europea”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte al primo ministro olandese Mark Rutte, a quanto filtra da fonti italiane, nel corso di una lunga riunione questo pomeriggio con i leader dei Paesi frugali.
“Voi avete dubbi perché le risorse finanziare di chi ragioniamo oggi vi sembrano tante. In realtà è il minimo indispensabile per una reazione minimamente adeguata; se tardiamo la reazione dovremo calcolare il doppio o forse anche di più”. Lo avrebbe detto, a quanto trapela da fonti italiane, il premier Giuseppe Conte ai Paesi frugali nel corso di una riunione a margine del Consiglio europeo.